La mia innata empatia mi porta a scambiare impressioni e pensieri con persone di diversa estrazione e, siccome ogni mattina faccio colazione al solito bar Napoli, dove resto una mezzoretta per poi tornare al mio studio e ai miei studi fino al mattino seguente, oggi mi sono ritrovato a parlare del Pescara con un signore anziano che si è avvicinato e, chiestomi se poteva sedersi, mi ha confessato che voleva conoscermi personalmente da tanto tempo ma che una certa sua personale ritrosia glielo aveva impedito fin o a questa mattina.
Naturalmente era interessato a parlare del Pescara e sul Pescara.
Riconoscendo in questo signore una buona conoscenza del mondo calcistico pescarese e, avendomi detto che seguiva il Pescara fin dalle partite di serie C del Rampigna, ne ho approfittato per fare insieme a lui una sorta di amarcord del calcio pescarese.
Secondo lei, il nostro presidente sta facendo bene, rapportandosi alle sue forze economiche, o sta esagerando nel gestire le casse biancazzurre?
Siccome lui ha sempre detto di aver fatto anche quest’anno un ottimo lavoro al mercato ed io, come lei mi ha simpaticamente ricordato, sono stato piuttosto critico nei suoi confronti, sono stato duro, in quanto deluso profondamente dalla mancanza dei risultati che speravo si potessero conquistare, o ho espresso una valutazione consona alla gestione del presidente?
Mi ha guardato con i suoi occhi profondi, seminascosti da un cespuglio di sopraccigli bianchi, e con un sorriso appena accennato, mi ha detto: Che c’appure.
Una espressione dialettale delle nostre zone che non sentivo da diversi anni, fin da quando le usava spesso mia madre in risposta a delle domande alle quali non sapeva o non voleva dare delle risposte.
Mentalmente ho cercato di analizzare il significato semantico della espressione appena riportata alla mia mente.
Che c’appure, quindi chi lo appura, chi lo accerta...
Riconoscere la verità di una cosa, controllare che sia esatta o corrisponda alla realtà
Mi sono detto che appurare e constatare sono dati per sinonimi. Appurare dovrebbe stare per ‘accertare’, ‘verificare’; l’utilizzo di questo verbo presuppone che non si sia certo di un qualcosa.
Per trovare una sfumatura di significato bisogna risalire all’etimo: il latino constat (da constare) significa ‘è certo’, mentre purus significa ‘puro’, cioè il risultato dell’eliminazione delle impurità. Da queste considerazioni si ricava che appurare (derivato di purus) allude al processo di eliminazione dei dubbi per arrivare alla verità e constatare invece al risultato dello stabilire la verità.
Quindi, eliminazione dei dubbi.
Ripresi a parlare chiedendogli proprio, che dubbi avesse...
Amico mio – mi disse – ho una sola certezza, questo signore che lei definisce spesso mercante o a volte con un nome strano che ora non ricordo... - Ferguson, lo interruppi – Si, sì, proprio Ferguson, è furbo come una volpe. In questi anni ha saputo manipolare persone e alcuni ambienti e si è arricchito a spese dei tifosi pescaresi che hanno supinamente accettato tutto. La cosa che mi sorprende di più è questa sua capacità di addormentare tutti. Ricordo le odissee di don Sabatino Di Properzio, del dottor Galeota, di Panfilo De Leonardis, del commendator Scibilia, nessuno di questi si può avvicinare alla furbizia di questo presidente. E’ proprio vero che certi presidente del calcio vanno avanti perché ci sono i tifosi fessi che si abbonano, pagano i biglietti e accettano le retrocessioni senza dire una parola. Sono dei furbi che fanno credere di mandare avanti, comunque, la società ma spendono poco, incassano molto e se la godono.
Era arrivato il momento per me di recarmi al mio lavoro quotidiano:
Caro amico, ora devo andare perché ho dei servizi da fare per dei giornali per i quali collaboro, lei ha detto che è furbo come una volpe, è vero, la volpe è l'animale simbolo dell'astuzia, sia nelle favole di Esopo, che nelle leggende e racconti folkloristici, spesso però, la metafora della volpe è sinonimo invece di una furbizia 'stupida' che arreca danni a sé stessi. Ci rifletta e grazie della compagnia riservatami. A presto.
