Luca Matteassi di Grosseto, classe 1979, dopo una carriera da centrocampista esterno con le maglie di: Piacenza, Albinoleffe, Brescello, Verona, La Spezia, Novara, Pro Vercelli, Pro Piacenza, Fidenza e Rimini ha cominciato l’esperienza da direttore sportivo a Piacenza dove è rimasto per tre stagioni dal 2017 al 2020 per poi passare al Modena nella stagione passata. Sebastiani, dopo aver mischiato le carte, ha puntato il suo indice accusatore, si fa per dire, contro Giorgio Repetto, reo di avergli fatto fare affari importanti ma era necessario che si ponesse un capro espiatorio sull’altare della presunzione del Ferguson dei colli e Giorgio è stato eliminato.

Luca Matteassi si è presentato dicendo cose sagge ed altre che fanno capire come, anche lui, non abbia bene chiaro in mente quali sono gli obblighi di un giornalista sportivo visto che in più occasioni, anche in riunioni ristrette, ha chiaramente esplicitato il suo pensiero: tenere buoni i giornalisti ai quali far capire che dobbiamo remare tutti verso un unico risultato.

“Pescara è una piazza importante, esigente, farò di tutto per ripagare la fiducia datami dal presidente.  Abbiamo le idee molto chiare su come dobbiamo muoverci. Non faccio nomi perché preferisco prima parlare a quattr’occhi con i diretti interessati, ma posso dire che quello di cui abbiamo bisogno è del giusto mix tra esperti e giovani. Fame, propensione a lavorare, attaccamento alla maglia: queste sono le peculiarità che cerchiamo.”

Fin qui tutto OK, va fuori registro quando parla di remare tutti dalla stessa parte e chiama in causa anche i giornalisti che, a quanto mi risultano, non sono dei vogatori.

È vero che non è facile fare giornalismo sportivo e essere completamente distaccati. Diciamo la verità, tutti i giornalisti sportivi sono un po’ tifosi. Ma nel lavoro non dovrebbero esserlo avendo il solo inalienabile impegno di raccontare la verità sulla società, sulla squadra e sul campionato e non devono (è esplicitamente condannato dal Testo Unico dei doveri del giornalista) assolutamente remare a favore del presidente o di chi per lui né adattare i commenti per favorire la politica del presidente di turno.

Basterebbe soltanto essere deontologicamente corretti anche nel fare il tifo, nascondendo professionalmente il tifo. Considerando che l’Ufficio stampa del Pescara, si è fatto notare nel recente passato per azioni di ostracismo contro alcuni colleghi, è bene ricordare che è illegale e che     inconcepibile che un capo ufficio stampa di una società sportiva, di un sodalizio sportivo, imponga ai colleghi il silenzio stampa. Non è ammissibile.

Non è possibile che un addetto stampa vieti a un giornalista di partecipare a una conferenza stampa o di entrare allo stadio. C’è una violazione deontologica a 360 gradi, che non riguarda soltanto lo sport ma tutta l’informazione. Se una società sportiva ritiene che un giornalista abbia infranto qualche regola, che non abbia rispettato le norme deontologiche, può fare un esposto al Consiglio di disciplina dell’Ordine, ma non può impedirgli di svolgere la propria professione. E’ una vergogna che si somma alle altre vergognose prese di posizioni del signor Sebastiani che, di fatto, ha nominato suo rappresentante per la comunicazione televisiva Rete8 e per quella a stampa Il Centro e ha un galoppino che opera nelle due testate che gli fa da reggitore del microfono e, insieme, pensano di mettere la museruola ai giornalisti liberi che, invece, continuano con correttezza a lavorare pur con le limitazioni loro imposte.

Ora un giro di panorama sulle “voci” che si rincorrono, alcune veritiere, altre ad arte messe in circolazione per osannare le grandi capacità mercantili del laureato in scienze sportive:   

Il Pescara ripiomba su Gianmarco Ingrosso. Nelle prossime ore firmerà Alessio Rasi, sistemando la fascia sinistra. A destra, salgono le quotazioni di Tommaso Cancellotti, ex Teramo e Brescia ora in partenza da Perugia. Sono in uscita il difensore Frederik Sorensen e il centrocampista Mirko Valdifiori, e l’attaccante Cristian Galano. L'addio di Galano spalancherà le porte a Giuseppe Panico, che la prossima settimana sarà svincolato dal Novara.

 Lasceranno l’Abruzzo anche il difensore Luca Celli, il centrocampista Andrea Di Grazia e la punta Nicolas Belloni, che dovrebbero rimanere in C: il primo a Latina (in attesa del ripescaggio), il secondo forse a Foggia e il terzo a Picerno. Richieste dalla B, invece per il difensore Mardochee Nzita. Edgard Elizalde, potrebbe finire in Argentina.

Il portiere Sorrentino andrà in prestito all'Arezzo, Bunino o Borrelli al Monopoli

Mirko Valdifiori è tra i giocatori in uscita dal Pescara.  

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