In italiano, affermando che “tutti i nodi vengono al pettine” si intende dire che, prima o poi, si pagano le cattive azioni compiute e che, prima o poi, dovremo affrontare le difficoltà rimandate.

Il periodo di SEBASTIANI pare sia stato caratterizzato da un centinaio di milioni di euro di plusvalenze e valorizzazioni.

Oggi molti addetti ai lavori, compreso alcuni giornalisti di grido, si dicono sorpresi da queste notizie mentre, personalmente, da due anni or sono ho scritto decine di articoli sul problema denunciando uno strano modo di gestire il Pescara da parte di Sebastiani e, soprattutto, un particolare modo di investire i tanti soldi entrati in società che sono serviti non a rinforzare il club e a dotarlo di strutture importanti, ma ad arricchire il Ferguson collinare.

Le operazioni fra Parma e Pescara
Tante e articolate le operazioni fra le due società nelle ultime sessioni di mercato. In uscita dal club ducale, per arrivare agli abruzzesi, ci sono stati Cristian Galano (oggi ancora a Pescara), Matteo Brunori (Palermo), Marco D'Aloia (Latina)e Simone Madonna (Pescara). Il percorso inverso lo hanno fatto addirittura in 7: José Machin (oggi al Monza), Paolo Napoletano (RE Virton, Belgio), Fabian Pavone (Turris), Alessandro Martella (Parma), Davide Cipolletti (Parma), Stefano Palmucci (Turris) e Gaston Brugman (Real Oviedo).
José Machin, Pescara - Parma 2,015 milioni di euro
Paolo Napoletano, Pescara - Parma 1 milione di euro
Fabian Pavone, Pescara  - Parma 1,8 milioni di euro
Alessandro Martella, Pescara - Parma 0,5 milioni di euro
Cristian Galano, Parma - Pescara 2 milioni di euro
Davide Cipolletti, Pescara - Parma 1,2 milioni di euro
Stefano Palmucci, Pescara - Parma 3,09 milioni di euro
Gaston Brugman, Pescara - Parma 2,55 milioni di euro
Matteo Brunori, Parma - Pescara 1,015 milioni di euro
Marco D'Aloia, Parma - Pescara 2,8 milioni di euro
Simone Madonna, Parma - Pescara 1 milione di euro

ma il numero non è finito. Ce ne sono tante altre di operazioni strane. Ne ricordo una per tutte: la cessione di un giovanissimo all’Inter per tre milioni e passa, Zugaro De Matteis, così tanto valutato pur non avendo mai, dico mai, giocato per il Pescara in prima squadra.

Ma passiamo al calcio giocato: per la gara interna con l’Olbia in attacco Auteri dovrebbe dare spazio a De Marchi e poi decidere, anche in base al sistema di gioco che adatterà, chi affiancargli. Con due punte dall'inizio, potrebbe anche scegliere il doppio centravanti inserendo Ferrari e chiedendo a De Marchi di agire da seconda punta. In caso di conferma del 3-4-3 o di 4-3-3, dentro anche Clemenza per un modulo più vicino ad un 4-3-1-2, come avvenuto anche nel secondo tempo di Siena.

Ancora da verificare le condizioni dei difensori biancazzurri. Illanes torna dalla squalifica, ma potrebbe ripartire dalla panchina. Drudi potrebbe esserci e riprendere il posto di centrale del trio arretrato, con Cancellotti e Frascatore. In sostanza la difesa titolare delle prime giornate. Occhio, però, alla candidatura di Veroli. Resterà fuori sicuramente Gianmarco Ingrosso, che deve sottoporsi a un'ecografia di controllo. 

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