Hanno scritto e detto: Grazie presidente per aver regalato la partita della Juve a Pescara.
Prescindendo che la partita si gioca a Pescara, ma contro il Brest, e che quindi riguarderebbe tutti i tifosi juventini dell’Abruzzo e zone limitrofe, sarebbe stato, comunque, un regalo se offerto gratuitamente. Ma si pagherà un prezzo e non proprio popolare.
Il servilismo espresso da certi cronisti pescaresi, individuati e che suscitano commenti a dir poco derisori, non fa più notizia e conferma anche il dileggio verso costoro e verso i contestatori dello stesso Sebastiani che ha avuto modo di dire che molti lo contestano ma che pagherebbero per prendere un caffè con lui e aggiunge che sono centinaia le telefonate di chi chiede un pass omaggio.
Quindi si parla, in definitiva, di una servitù di tipo particolare: non in risposta ad una offerta del Ferguson collinare, ma proprio un atteggiamento personale di chi, nel suo DNA si sente un servo.
Il Discorso sulla servitù volontaria1 di Étienne de La Boétie, scritto a metà del Cinquecento, è un
testo che anche oggi affascina per la forza con cui ammonisce i cittadini che si lasciano asservire
dal potere. Questa è la provocazione dell’Autore: anche il potere più arrogante e stupido, se si mantiene nel tempo, ha un reale consenso dalla popolazione, vi è in essa come una volontarietà al servilismo.
Peculiare la facilità con cui l’essere umano è tentato da logiche servili, come se il servilismo fosse insito nella sua stessa natura.
Sebastiani contestato, invitato con le brutte ad andarsene, rimane in sella alla società, fa il mercato a suo uso e consumo, vende per incrementare il tesoretto che gestisce, prende giocatori in prestito e da ricostruire o giovani da lanciare garantendo i minutaggi a pagamento, come se avesse un tassametro a disposizione.
Ed ecco che, alla distanza, si ha l’impressione che lui si senta un vincente e, quindi, ancora più arrogante con tutti ed anche con i servi sciocchi che gli reggono il microfono.
Alcuni non demordono e continua, incessante, la protesta contro Daniele Sebastiani.
Nel corso dell'amichevole di precampionato svoltasi a Silvi, tra Angolana e Pescara, terminata 2 a 0 per i biancazzurri, un gruppo di tifosi organizzati, Tsalagi, ha esposto uno striscione e sventolato bandiere contro il mercante.
Le solite dicerie non confermate dicono che Samuele Damiani non sarà l'unico volto nuovo nel centrocampo del Pescara. Una volta dismessi Tunjov e Squizzato si procederà a mettere nero su bianco con l'accordo annuale con opzione per lo svincolato Giovanni Foresta, uomo di fiducia di Baldini.
Il Pescara cerca attaccanti per colmare una delle più importanti lacune dello scorso anno e dotare il 4-2-3-1 di un terminale offensivo idoneo, si andrà intorno alla metà di agosto, per più motivi.
Al momento tutti gli attaccanti sul mercato hanno prezzi troppo onerosi e, con il trascorrere delle settimane, quando sarà ormai prossimo l'inizio dei vari campionati, potrebbero essere possibili occasioni anche provenienti dalla categoria superiore che ora appaiono impraticabili.
Per quanto riguarda nuovi arrivi in attacco, potrebbero aprirsi spiragli interessanti per quell'Alexis Ferrante che ora per la Ternana è incedibile.
Qualora dovesse essere ceduto Merola, il Pescara punterebbe su Riccardo Improta, 30enne svincolato che Pasquale Foggia ha ingaggiato nell'estate 2018 quando era il DS del Benevento.
Chiudo questa nota sorridendo alla facilità con la quale è possibile prendere per i fondelli centinaia di persone che, per un presunto amore per la maglia, sono pronti ad accettare non solo il potere espresso dal mercante, ma anche la sua mancanza di rispetto nei loro confronti.