Roberto Breda: “Col passare dei minuti ci siamo sciolti. Mi è piaciuto l’atteggiamento. Bene sul piano dell’interpretazione. Abbiamo anche provato a vincerla. Forse ho peccato di presunzione e superficialità. Cambiare sistema di gioco dall’oggi al domani è stato un errore. La difesa a 4 richiede tempo. Ho sbagliato a cambiare molto nelle ultime partite. L’importante è aver ritrovato quelle certezze che prima la squadra aveva. Adesso dobbiamo continuare così e migliorare. Machin ha fatto una partita di grande sostanza. Abbiamo provato tanti abiti tattici. Tra me e Massimo Oddo i tentativi sono stati tanti. Poi dipende dalle caratteristiche dell’organico e dal tempo a disposizione”.

Ecco la verità celata in un fiume di parole: Poi dipende dalle caratteristiche dell’organico e dal tempo a disposizione. Infatti il vero problema è che non abbiamo una squadra ma un gruppo eterogeneo in cui ci sono anche delle valide pedine.

Questa rosa è stata concepita male, assortita peggio, ed ora riuscire a trovare una formazione base su cui fare affidamento non è cosa da poco e non si può dare la croce a chi deve sbrogliare la matassa.

La speranza, dico solo la speranza, è quella di arrivare alla salvezza. Ma bisogna vedere anche cosa fanno le altre, perché se pareggi a Empoli e gridi che ci siamo ritrovati e che questo è un punto per la ripartenza, vedi che anche l’Ascoli ha preso il suo punto pesante e così le altre che lottano per salvarsi... quindi?

Quindi bisogna accettare la realtà, lavorare con impegno e andare avanti sperando che il miracolo avvenga.

Da buon cristiano, personalmente, credo nei miracoli, ma credo anche che bisogna pregare molto... nel nostro caso, lavorare molto e dare continuità alla preghiera, anzi, al lavoro.

Noto invece, che non c’è razionalità negli atteggiamenti e nei giudizi. È bastato il pari di Empoli per far dire e scrivere cose che soltanto chi non conosce appieno le realtà del calcio può sottoscrivere. Un pari che ha fatto veramente comodo solo a Breda che si è tenuto aggrappato alla panchina.

Che i tifosi si esaltino è cosa giusta, ma che lo facciano i critici di professione, no. Questo significa ciurlare nel manico e prendere per i fondelli una tifoseria che vorrebbe aggrapparsi a tutto, anche ai miracoli, per salvare la Serie B.

Sabato arriva il Venezia. Occasione giusta per dare risposte concrete e positive.

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