Il ritiro precampionato è un momento sacro e iconico per il calcio. Nell’immaginario collettivo, la preparazione estiva è piena di immagini rustiche, quasi poetiche: corse nei boschi, calciatori a rinfrescare i muscoli nel ruscello. Salite, ripetute e discese sui sentieri, torsi nudi e volti tirati dal sudore.
Molte squadre di calcio, ancora oggi, preparano la loro stagione in località di montagna. È innanzitutto una questione di clima e logistica. Al contrario di quanto si credeva in passato, la montagna non viene scelta dalle società in quanto luogo in cui la diversa ossigenazione permette o innesca particolari meccanismi fisici nei calciatori. La scelta ricade piuttosto sulle località di montagna perché esse offrono temperature perfette per poter riposare bene la sera e allenarsi il giorno dopo con un clima caldo ma non eccessivamente umido. La qualità dell’aria, poi, fa il resto. Tutto, però, dipende dagli obiettivi posti dalla società e dalle contingenze.
Questo, però, non per tutte le squadre. Oggi si sta registrando l’abitudine dei ritiri in casa, specialmente per le società di Serie C e il Pescara si è subito adeguato. Inoltre sono pochi gli allenatori fermi sulle idee di Zeman che, forte delle sue convinzioni ultradecennali, continua a far “soffrire” i suoi ragazzi esortandoli a correre, sudare, mangiare poco perché i benefici li sentiranno durante il torneo quando, con una ottima preparazione fisica, potranno competere anche con le formazioni più agguerrite tecnicamente.
Del resto, se l’avversario è più forte tecnicamente ma tu arrivi prima sul pallone, la sua tecnica finisce nel nulla!
Cosa si fa in ritiro?
La fase pre-agonistica è essenzialmente una fase preparazione. Va vista e pensata e vissuta così, non come accumulo di allenamento ed energie in vista della stagione che verrà. La narrazione del ritiro precampionato come “deposito di forza” è sbagliata in partenza: pensare di aumentare l’intensità durante l’estate per potersene giovare durante l’inverno, magari diminuendo gli allenamenti, è un grave errore. Il lavoro di luglio va visto come un momento di ingresso importante, da riempire con i contenuti giusti. I vanno ridistribuiti con attenzione durante la stagione, quello che deve caratterizzare questa prima fase è la personalizzazione.
Zeman ha un suo percorso di lavoro ed è unico.
Notizie dal mercato: IL Lecce punta su Rafia. Lescano deciso per la Triestina. Presi dal Pescara Tunjov (nella foto), il portiere Gabriele Ciocci. Il centrocampista Roberto Prierno. Accornero dal Genoa. Denis Manu. Masala e Squizzato.
Trattative per il terzino Brando Moruzzi della Juventus. Delli Carri vorrebbe portare a Pescara il centrocampista Vasco Walz del Borussia. Per l’attacco si continua a provare per Gabrielloni del Como, Vido dal Palermo, Magrassi del Cittadella e Tommasini del Pisa ma stava a Taranto.