Campitelli ha comunicato la decisione di non entrare nella Pescara calcio a Daniele Sebastiani. “E’ un passo che non mi sento di compiere. Ne ho parlato con i miei familiari. Gli impegni di lavoro sono pressanti, soprattutto sono aumentati in maniera considerevole. Sarei stato felice di ricoprire una carica prestigiosa come quella di vice Presidente del club più importante della nostra regione. Eravamo d’accordo su tutto. Poi, però, io e miei familiari abbiamo riflettuto e ponderato prendendo la decisione più saggia”.
Con Campitelli, un altro papabile, molto reclamizzato dalla stampa locale di riferimento al Ferguson collinare, Mezzaroma (cognato di Lotito), già impegnato tempo fa con Salernitana e Siena, oggi si parla anche del Brindisi, ha precisato:
"Per quanto mi riguarda smentisco in modo categorico. La mia avventura nel calcio è iniziata e finita con la Salernitana". Lo ha detto il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, in merito alle voci che si erano diffuse nei giorni scorsi, di una possibile cordata con Lotito per acquistare il Pescara calcio.
Intanto ai livelli alti, dove aspira di inserirsi in qualche modo il nostro mercante, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, nel corso dell'evento "La notte della C" si è così espresso: "Ringrazio Marani, Zola e tutto il Direttivo per farci vivere insieme questo straordinario parterre. La C è un ponte importante e fondamentale per mettere insieme non solo culture e comunità, ma anche per creare un osservatorio attento ai bisogni del calcio italiano. È una fabbrica di idee, un vero e proprio laboratorio. I playoff allargati, a esempio, sono una formula bellissima. La Lega Pro, e lo dimostra, prepara il futuro, che significa superare il blocco del presente ed è diverso dal prepararsi per il futuro".
Parole che dicono tutto e non dicono niente, in puro stile politichese.
Gabriele Gravina è molto seguito a Pescara sia per il suo trascorso di dirigente sportivo con il Castel di Sangro e sia per la sua familiarità con Sebastiani.
Il dirigente pescarese, intanto, si dà da fare per risolvere alcune questioni di non poco conto relative alla programmazione della nuova stagione che, per partire seriamente, deve prima risolvere il problema allenatore. Infatti appare, strano che il nostro locale Ferguson stia facendo operazioni di giocatori in entrata e soprattutto in uscita, non avendo ancora definito il mister che dovrà dirigere la squadra.
Al Pescara sono arrivate offerte importanti per il difensore Mesik, il terzino Milani e l’attaccante Merola. I tre non giocheranno a Pescara il prossimo anno. Stesso destino per il portiere Plizzari e la mezzala Tunjov, mentre la società continua a lavorare sul possibile ritorno dell’estremo difensore Vincenzo Fiorillo. Vannucchi del Taranto prima alternativa mentre piace tanto Ivan Saio (classe 2002) portiere ex Brindisi ma di proprietà della Sampdoria.
Il termine per le iscrizioni è scaduto martedì 4 giugno i club aventi maturato il diritto sportivo alla partecipazione alla Serie C 2024/25 (fatta eccezione per le 4 società impegnate nelle semifinali dei playoff) hanno depositato domanda di iscrizione presso la sede di Lega Pro a Firenze. Oltre ai criteri infrastrutturali, il cui adempimento era previsto per venerdì 24 maggio, la pratica comprende il versamento di 60 mila euro (5 mila subito, il resto rateizzati), per quota associativa (2 mila), partecipazione alle competizioni (48 mila) e corrispettivo Calcio Servizi (10 mila), più la presentazione di garanzia fideiussoria per 350 mila euro. Allo stato la platea è composta da 61 club (una tra Vicenza e Carrarese e sarà promossa in B domenica 9 giugno). A seguire organici (molto ipotetici) dei 3 gironi con la squadra eccedente inserita per convenzione nel raggruppamento A. In deroga ai criteri geografici, Campobasso inserito nel B (per mantenere 3 promosse per girone) e Ternana nel C (per garantire almeno una retrocessa per girone).
I vari commentatori sportivi, legati al presidente, hanno fatto scivolare come cosa normalissima e senza importanza il mancato ingresso di Campitelli in società. In verità la mossa dell’ex presidente del Teramo riveste una particolare importanza proprio perché le “maule” organizzative di Sebastiani preoccupano, e non poco, chi dovrebbe investire denaro sonante nelle casse biancazzurre.
Poi la figura monumentale di Lotito alle spalle del nostro Ferguson, ancorché nulla appare deciso concretamente, dà adito a delle considerazioni che non sono tutte positive.
Già altre società hanno subito la presenza del dirigente laziale, con risultati finali, a volte, drammatici.
Claudio Lotito è definito come personaggio che “sa individuare una falla” e “proporsi come salvatore.
Per questa sua capacità di proporsi in situazioni critiche e di relazionarsi con personaggi noti e influenti – e anche per le sue riconosciute ambizioni politiche – Lotito viene descritto come individuo “pragmatico” e “maneggione, un po’ piovra, amico dei giusti amici”.
A questo può aggiungersi la parte da fumetto, forzatamente istrionica per rendere le grottesche avventure dell’imprenditore «di bella presenza e con la pistola in tasca» (come lo raccontavano nel 1992, quando fu arrestato per turbativa d’asta e violazione di segreti d’ufficio in un’inchiesta sugli appalti alla Regione Lazio.
Usando il greco e il latino, a confermare i suoi studi classici, ha proposto nei suoi interventi alcune perle: “Nel calcio ci so’ troppi analfabeti”. In realtà è il suo eloquio a essere stordente: tutto un “imprenditori e prenditori”, “manager e magnager”, “sinestesia”, “avulso” “escatologico”.
Sulle multiproprietà Lotito ha tirato fuori il suo eloquio fatto apposta per stordire: “Sulle multiproprietà c’è disinformazione. Danno la possibilità di far coesistere la valorizzazione dei giovani, l’aumento dei ricavi e la tutela sociale del territorio mentre le seconde squadre porterebbero a un raddoppio dei costi e a una sperequazione territoriale”.
Conoscendo Lotito, ma comprendendo ancor meglio Sebastiani, si capisce bene come quest’ultimo si senta particolarmente attratto da questo gigante del calcio, uno che per stordire gli altri, non ha in realtà nemmeno bisogno del latino che usa a più riprese.