Silvio Baldini dopo la sconfitta rimediata dal Pescara contro il Pineto in Coppa Italia. Queste alcune dichiarazioni del dopo gara da parte del tecnico biancazzurro: “Siamo questi, serve lavorare. Fino al gol subito nulla da rimproverare. In questo momento siamo un brutto anatroccolo che fa fatica a stare a galla. Nella prima ora abbiamo fatto progressi. Una volta incassato il gol ci siamo disuniti. Bisogna riflettere su questo aspetto. Il mercato? Inutile parlarne”.
In questi giorni di presentazione del suo lavoro e della squadra, il tecnico Baldini ha sempre parlato di magia facendo sperare che, pur con una rosa alla Sebastianese, avrebbe potuto fare il miracolo e far apparire il coniglietto dal cilindro.
A fine partita ha spiegato che un mago dovrebbe far apparire un coniglio dal cappello, ma che non può farlo perché Sebastiani e Foggia gli hanno fatto cadere il cilindro che è rimasto appiattito. Da persona concreta e avveduta, avrebbe dovuto mostrare il cappello schiacciato e far vedere che era vuoto.
Invece di analizzare sempre a modo suo la partita e dire che gli servono giocatori validi, pronti all’uso e idonei per i ruoli deboli, ha cercato di salvare capra e cavoli facendo capire che, grazie alla formula magica, dal cilindro usciranno diversi coniglietti nel prossimo futuro (leggi vittorie). Il segreto? Lavorare e trasformare il brutto anatroccolo in un cigno regale.
Silvio Baldini dovrebbe capire che questa tifoseria, maltrattata per anni da un mercante che ha incassato. e lo dicono le cifre ufficiali della Federazione, tantissimi milioni, non investiti nel rafforzare il patrimonio societario, ma solo quello personale, non crede più nelle favole né nelle divagazioni affabulatorie di chi pensa di poter sempre ciurlare nel manico, sostenuto dai suoi fedeli reggitori di microfono, e vuole fatti concreti e non parole.
Per il momento qualche centinaio di tifosi ha ancora “abboccato” coniugando il verbo lo facciamo per amore della maglia.
Ma se le cose continueranno in questo modo, e sarà sempre peggio, se non arriveranno quattro cinque elementi veri, non solo diserteranno lo stadio ma pretenderanno che la maglia biancazzurra, per la quale fanno tanti sacrifici, compreso quello di accettare comunque il Ferguson collinare, non venga più indossata da una squadra anemica e senza anima fino a che non sarà restituita alla citta una squadra dignitosa.
Quindi, traducendo in poche parole, Baldini, si faccia comprare i giocatori che servono, parli meno di magia e di sentimentalismi melensi e dia corpo ad una squadra vera per un campionato dignitoso.
Altrimenti, senza cattiveria alcuna, le diciamo che diventerà il capro espiatorio del mercante che, come ha fatto con altri allenatori (ha il record delle panchine sostituite negli anni della sua presidenza), lo sacrificherà sull’all’altare della sua ingordigia e la sostituirà con qualche altro “tecnico di comodo” accusandola di non aver saputo estrarre il coniglio dal cilindro.
Per la cronaca registriamo il tabellino:
Pescara-Pineto 0-2
PESCARA (4-2-3-1): Plizzari 6, Staver 5,5 (1'st Pierozzi 6), Brosco 5,5, Pellacani 5,5, Moruzzi 5,5, Dagasso 6, Franchini 6 (24'st Meazzi 5,5), Bentivegna 5,5 (39' Ferraris sv), Tunjov 5 (19' Squizzato 6), Cangiano 5,5 (24'st Sasanelli 5,5), Vergani 6. A disp. Saio, Zandri, Giannini, Iacovo, Preta, De Marco, Palumbo, Saccomanni. All. Baldini 6
PINETO (4-2-3-1) Tonti 6, Hadziosmanovic 6 (12'st Baggi 6), Villa 6, Marafini 6 (29'st Foglia), Borsoi 6, Amadio 6,5, Lombardi 7, Del Sole 6, Chakir 6, (45'st Pellegrino sv) Bruzzaniti 6 (45'st Marrancone sv); Fabrizi 6,5 (29'st Gambale). A disp. Marone, Giuliodori, Iaccarino, Nebuloso, Volpicelli, Gambale, Pomante. All. Cudini 6,5
Arbitro: Stefano Striamo di Salerno 6
Reti: 7'st Fabrizi (Pi), 46'st Marrancone (Pi)
Note: ammoniti Tunjov, Sasanelli, Moruzzi (Pe), Fabrizi, Lombardi (Pi)
Espulsi: Pellegrino (P) al 50'
Spettatori 2.102 per un incasso loro di euro 21.977