Il Decisionista è un film italiano del 1996, diretto da Mauro Cappelloni e interpretato da Gianmarco Tognazzi, Maria Grazia Cucinotta e Luca Lionello.

La storia riguarda un uomo senza ideali, giovane e arrogante, il cui unico scopo è il denaro. Ho rivisto il film in queste ore e mi sono ritrovato a pensare, inconsapevolmente, al nostro Ferguson collinare.

Lui non è più tanto giovane, ma arrogante sì, ha il mito del denaro, gli ideali li lascia ai sognatori, lui è pragmatico.

Un vero ragioniere, anche se non laureato in economia e commercio, che ha delle competenze che lo portano ad esasperare il suo pallino delle alchimie finanziarie.

In questi giorni è alle prese con la vicenda societaria e il toto-allenatore, e da lontano guarda il movimento dei tifosi che domani, giovedì, si riuniscono invitando la cittadinanza ad intervenire. Lui ha accolto la notizia sorridendo beffardamente e nell’osservare e criticare una massa di tifosi che non ha mai rispettato e che, per lui, rappresenta solo una fonte di guadagni, anche se non molto alta in percentuale rispetto agli altri proventi assicurati dalla gestione societaria.   

Molto probabilmente bisognerà attendere ancora un po' di tempo per vedere definita la questione della panchina.

Invece per quanto attiene la vendita della società credo personalmente che non se ne faccia nulla.  

Mentre si attende l’ingresso nei quadri dirigenziali di Luciano Campitelli, che ricoprirà la carica di vice presidente (e garantirà una sostanziosa sponsorizzazione) senza quote societarie, la possibile cessione del club sembra infatti avere tempi lunghi e, conseguentemente, incompatibili con una rapida ed appropriata programmazione della nuova stagione che, di certo, verrà impostata solo e soltanto da lui, dal decisionista.

Non faccio fatica a pensare che le voci sulla cessione della Pescara Calcio siano alimentate ad arte per zittire e distrarre i tifosi.

Mentre ha agganciato Campitelli, sta cercando di coinvolgere, anche se solo come finanziatore, il rampollo di Edmondo che ha già avuto esperienze nella società Delfino Pescara calcio 1936.

Il Decisionista continua, quindi, nelle sue manovre, fregandosene del giudizio di chi lo etichetta come il peggior presidente della storia biancazzurra (lui è convinto di essere, invece, il migliore).

Fa e disfa a suo piacimento mandando avanti Delli Carri, come vittima sacrificale da dare in pasto ai tifosi incazzati, e in riferimento a questi, si è fatto delle risate (non so se diventeranno amare nei prossimi giorni) con il suo ristretto gruppo di leccapiedi che lo esaltano con il loro atteggiamento servile, considerando, a suo dire, che saranno alcune centinaia di senza arte né parte che sperano di poterlo condizionare con le loro minacce e portarlo a fare, a suo dire, delle elargizioni ai capintesta.

La situazione si va evolvendo: da una parte, lui, il decisionista; dall’altra dei sostenitori  come Campitelli che, sotto sotto spera di aumentare quanto prima il suo peso all’interno della società non essendo uomo abituato a far da spalla; poi Edmondo che, dando un aiuto finanziario, spera di riconquistare un po’ di quella visibilità persa negli ultimi anni; di fronte a queste pedine di sostegno ci dovrebbe essere l’altra forza, di critica e di opposizione, rappresentata dai tifosi che dobbiamo ancora conoscere nella loro vera entità.

Insomma, ci sono tutti i presupposti per seguire questa vicenda del Ferguson decisionista con la certezza di non annoiarsi e con il timore che, la montagna partorirà il solito topolino rappresentato da un campionato non esaltante ancora in Serie C e con il sogno da rimandare di una promozione in Serie B.

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