Inutile negarlo, anche se sono in molti ad affermare che il calcio non è una priorità, quasi tutte le squadre di Serie A hanno ripreso gli allenamenti, prima individuali e poi collettivi, come permesso dal Governo dopo l’ok del CTS sulle modifiche al protocollo richieste da Lega e FIGC.

I tifosi, da parte loro, vedono aumentare “la febbre” della loro passione e non c’è coronavirus che tenga.

È vero che le prime gare saranno visibili solo in TV ma è anche vero che, in assenza dello stadio, ci si può, comunque, accontentare.

Ora manca solo l’ultimo passo per la ripartenza del campionato che sembra sempre più vicina. La parola finale, ovviamente, spetterà comunque al Governo che dovrà dare l’ok al protocollo sulle partite prima di stabilire la data in cui la Serie A potrà finalmente tornare in campo.

La Serie A potrebbe ricominciare dalle partite rinviate. Sono 8 le squadre che hanno una gara in meno, e la Lega vorrebbe proporre di ripartire proprio dai quattro recuperi. Quasi un assaggio, un test di quello che sarà quando tutte e 20 squadre scenderanno in campo.

Secondo Sky, il 13 o il 20 giugno la Serie A potrebbe ricominciare solo dai quattro incontri: Atalanta-Sassuolo, Hellas Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma. Il motivo è semplice: nel caso in cui il campionato dovesse fermarsi nuovamente, tutte le squadre avrebbero lo stesso numero di partite giocate. Se la proposta in Assemblea dovesse trovare il consenso di tutti i club, dal weekend successivo a quello del recupero si giocherebbe la 27ª giornata.

Spadafora, ministro dello sport: “Il 28 maggio ho convocato il mondo del calcio per valutare insieme la data della possibile ripartenza e poter decidere insieme se e quando possa riprendere il campionato”.

Il nodo adesso potrebbe essere rappresentato dalla trasmissione in chiaro delle partite, richiesta già precedentemente avanzata da Spadafora e su cui il Ministro continua a insistere: “Molti mi hanno chiesto di fare riferimento al modello tedesco, lì si è trovato l’accordo per trasmettere Diretta Gol in chiaro, con le singole partite per gli abbonati. Dovremo assolutamente pensarci. Questo eviterà assembramenti in luoghi pubblici e bar se si riprendesse”.

“Abbiamo pubblicato il protocollo che consentirà alle squadre di allenarsi. Il Comitato tecnico-scientifico ha dato la sua approvazione. Oggi sono ottimista sulla ripresa di tutto il Paese e quindi anche del calcio. La linea di prudenza avuta ci consente di essere ottimisti. Se non l’avessimo avuta, non voglio immaginare dove saremmo arrivati”.

Il Consiglio Federale ha deciso le sorti del calcio italiano. La Serie A, la Serie B e la Serie C proseguiranno con le dovute norme di sicurezza. Destino diverso per i campionati dilettantistici, i quali saranno costretti a non terminare le competizioni. I campionati professionistici dovranno terminare entro il 20 agosto.

Il termine per chiudere la stagione calcistica in Italia è fissato al 31 agosto. Durante il Consiglio è emersa la volontà di proseguire i turni di Coppa Italia a Campionato di Serie A concluso. In caso di nuova sospensione temporanea la FIGC pensa a “brevi fasi di playoff e playout”. Mentre se l’interruzione fosse definitiva “la classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni”.

Dunque, secondo il principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C.  

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