Le critiche, poche per la verità, rivolte a Sebastiani per la retrocessione del Pescara in Serie C, non hanno sortito alcun effetto pratico. Il dottore in scienze calcistiche (omaggio pagato dell’Istituto Pegaso) continua imperterrito a fare i suoi comodi con il Delfino 1936.

Dopo i tanti soldi incamerati e ben sistemati in banche estere (Dubai docet) relativi alle operazioni di mercato che riguardavano Lapadula, Torreira ed altri di cui abbiamo scritto in tempi lontani ma che tutti hanno accettato e somatizzato come operazioni che rientravano nella logica di guadagno del Ferguson dei colli che, pur non avendo oggi nessun direttore tecnico, fa operazioni mirate in quanto, se non si fosse capito, lui è il vero “direttore tecnico” del Pescara, e fidando sull’aiuto economico di un imprenditore serio e qualificato come Silvio Brocco, presidente del Pineto, e sulla possibilità di cedere delle azioni (non le sue, forse quelle di Gabriele Bankowski, che pare intenzionato a cederle o di Victor Mesa, l’imprenditore uruguaiano che vanta ancora dei crediti da Daniele Sebastiani e che vorrebbe lasciare una parrocchia che non fa miracoli se non al solo ed unico profeta Daniele) per evitare un incombente situazione economica a dir poco pesante.

Le azioni le prenderebbe l’imprenditore Kim Dae Jung che, dopo la Sambenedettese, dove era socio di Serafino, continua a cercare una squadra in Italia in cui entrare, o come proprietario o come socio. Dopo i contatti con il Teramo dei giorni scorsi   il sudcoreano avrebbe avuto un incontro con il presidente del Pescara Daniele Sebastiani per parlare di un possibile ingresso nel club abruzzese.

Il dottor Giuseppe Paolone, presidente del Collegio Sindacale della società biancazzurra, a tal proposito non si sbottona ma, pur senza dire ufficialmente, fa intendere che il Delfino 1936 ha una situazione debitoria molto importante e che non bastano le capacità di “coreografo” del “dottor” Sebastiani, abile nel far “ballare” conti e sottoconti dei bilanci, a rendere meno pericolosa la situazione.

Dicevo che, pur senza il responsabile tecnico, il Pescara ad oggi sta trattando giocatori e situazioni tecniche di ampio respiro. Nel futuro del Pescara potrebbe esserci Enzo Galeano, 22 anni, mediano uruguaiano cresciuto nel Wanderers Montevideo, attualmente in serie D con il Pineto. Il centrocampista sudamericano è arrivato lo scorso febbraio in Abruzzo e il ragazzo sarebbe spinto dallo stesso Mesa. 

In corsa per la panchina, per volontà del dottore, ci sarebbe il siciliano Auteri, gradito a Bruno (il genero che è rientrato in società e che sta lavorando sotto copertura in attesa di un incarico ufficiale), mentre Pietro Fusco, ex difensore biancazzurro e del Castel di Sangro, sotto contratto con la Samb, con cui ha lavorato fino allo scorso gennaio, sarebbe il papabile come DS. Tutto ciò considerando che sono ormai agli sgoccioli i contratti di Repetto e Bocchetti ai quali, però, non è improbabile che dia incarichi diversi, sempre all’interno della società, per “tenerli tesserati”.

Nulla trapela intanto, sulla diatriba legale in corso da anni tra l’attuale presidente e socio di maggioranza del Pescara Calcio Daniele Sebastiani e l’ex amministratore delegato e oggi socio di minoranza Danilo Iannascoli.

Il Tribunale di L’Aquila nell’ottobre dello scorso anno ha accolto tutte le istanze presentate da Danilo Iannascoli e ha dichiarato il bilancio al 30/6/2016 della Delfino Pescara 1936 “redatto in modo non conforme ai precetti normativi” e quindi “di per sé illecito”. Il Tribunale di L’Aquila ha dichiarato la nullità della deliberazione assunta dall’Assemblea dei Soci in data 21/11/2016 nella parte in cui è stato approvato il bilancio chiuso al 30/06/2016. Inoltre ha condannato la Società Delfino Pescara 1936 alla rifusione di tutte le spese di lite.

È vero che in Italia i procedimenti giudiziari sono molto lunghi, lo ha anche riconfermato l'ultimo Rapporto europeo sulla qualità e sull'efficienza del sistema giuridico molto discutibile che, in numeri si traducono, sul fronte civile, in 514 giorni per chiudere il primo grado di giudizio, 993 per il secondo e 1.442 per la pronuncia all'ultimo. Mentre, su quello penale, invece, sono necessari 310 giorni per chiudere il primo grado, 876 per il secondo e 1.067 per la pronuncia all'ultimo. Come dire che il tempo lavora a favore del Ferguson collinare.

Intanto il Pescara è in Serie C, Sebastiani continua a fare i comodi suoi nel silenzio colpevole di parte della stampa e della tifoseria che, dopo una sterile esibizione di uno striscione ha di fatto accettato la retrocessione. Per dire e scrivere queste note alcuni mi considerano un gufo, che dire, meglio gufo che allocco.

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