Giorgio Repetto non è più un dirigente del Pescara. Il suo contratto è scaduto il 30 giugno e non è stato rinnovato. Dai canali ufficiali della società, nemmeno un saluto, un ringraziamento, una frase di circostanza per chiudere un'avventura iniziata addirittura nell'estate del 1975.  Si chiude l'era di Giorgio Repetto, l'uomo delle prime due promozioni in serie A da calciatore e di quella da DS del 2016, e tutto passa in silenzio, come se fosse solo l'ineluttabile scorrere degli eventi. Invece non è così. Per mille motivi. Il presidente del Pescara cerca in tutti i modi di far cadere su altrui spalle il peso di una gestione fallimentare che si è protratta per ben due campionati. Ora, senza dirlo, vuol far credere che le colpe siano di Giorgio Repetto quando le uniche cose positive della società sono state realizzate proprio da Giorgio Repetto (dall’operazione Lapadula, alla chiamata di Pillon giusto per citarne un paio) che dovrebbe essere, nei pensieri del peggior presidente che il Pescara abbia mai, avuto il capro espiatorio.

Ma a Pescara tutti conoscono lui e Giorgio Repetto e solo la paura che lo sta divorando di collezionare un altro flop nella prossima stagione può giustificare questo assurdo atteggiamento neo confronti di un dirigente che ha acquisito negli anni tanti meriti.

Per confondere, come suo solito, le menti dei tifosi, il Ferguson dei colli continua a far circolare nomi su nomi per convincersi di essere nel giusto. Dici di avere come alleate di mercato le società Monza, Bari e Perugia. Fa sparare nomi su nomi dai suoi reggi microfono e per il Pescara ci sarebbero: il difensore Negro, il mediano Marco Armellino, Giovanni Di Noia, Salvatore Monaco,   Tommaso Cancellotti, il centrale difensivo Celiento, D'Ursi, che rientra al Napoli, è il terzo elemento che Auteri vorrebbe in biancazzurro.  

Sarà divertente, come negli anni passati, stilare l’elenco di tutti i nomi che fa circolare il nostro mercante e vedere tra questi quanti vestiranno la maglia biancazzurra.

La Lega Pro ha ufficialmente approvato il criterio “orizzontale nord-centro-sud” per la composizione dei gironi della nuova Serie C 2021/2022 e quindi il Pescara potrebbe giocare nel Girone B.

Alla base di questa decisione, votata all’unanimità, la necessità di contenere i costi, soprattutto dopo una stagione piegata dal Coronavirus, facilitando gli spostamenti delle società e riducendo il più possibile le distanze per le trasferte. Ecco il commento di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: “Il percorso intrapreso dalle società ha permesso di trovare una soluzione pienamente condivisa, con una decisione democratica e responsabile. La sostenibilità economico e finanziaria del sistema ha guidato qualsiasi valutazione, ringrazio il Direttivo e la Commissione perché hanno operato in modo rapido e avveduto, comprendendo il momento storico che stiamo attraversando”.

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna