Sebastiani lavora per se stesso e fa bene. Quello che non va è che, considerando tutti gli altri sotto il livello della sua furbizia, vuol far credere che lavora per la società. Analizzando i fatti di questi ultimi giorni, si capisce come il manovratore dei colli non ha più banche da mungere sul territorio. Allora si rivolge agli amici. In un primo tempo gli ha dato una grossa mano Vincenzo Marinelli che, ora si trincera sulla posizione di chi ha già dato. Tramite i buoni uffici di Lotito ha potuto avere contatti e   aiuto concreto da Alessandro Tronci della Seleco per pagare gli stipendi di dicembre.

Comunque le cifre che girano vorticosamente attorno a Sebastiani hanno creato uno stato di fibrillazione tra i creditori che hanno capito come il grande affarista sta in ginocchio e cerca con questi movimenti di nascondere la realtà che è pesante. La verità è che Sebastiani sta per finire sul carrello dei bolliti.

Alessandro Tronci che è un imprenditore di successo molto avveduto e attento, ha precisato: “Abbiamo sposato il progetto Pescara, che è ambizioso. Anche noi lo siamo. L’anno prossimo collaboreremo in senso più ampio per dare supporto a questo progetto. Ci fa piacere sponsorizzare e dare il nostro supporto.  Volevo ringraziare il presidente per questo sperando questo binomio Seleco – Pescara sia un binomio vincente. L’idea è nata tramite amici in comune. (ndc. Lotito presidente Lazio). Il presidente ci ha fatto capire quello che era il progetto. Pescara per noi è una piazza e una città importante. Ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà per il calcio qualcosa di importante. Cercheremo di ricollocare il Pescara nel giusto panorama calcistico italiano. Noi siamo in fortissima crescita e pensiamo che tutto quello che stiamo facendo diano ancor di più un aiuto e slancio alle nostre attività. Pensiamo che il nostro investimento insieme a quello del Pescara possano dare frutti per tutti.”

Strano che Tronci parli come se il futuro di Sebastiani fosse tutto roseo mentre lo stesso presidente in più occasioni ha detto di essere pronto ad andarsene e di stare da tempo lavorando sotto traccia per vendere le sue azioni. Parole che suonano come una campana rotta ascoltando le espressioni gridate in questi ultimi giorni da un irato Sebastiani.

Allora, o Tronci non è ben informato o tutta l’operazione serve a mascherare un prestito importante fatto a Sebastiani per coprire le spese di dicembre.

Gli sponsor principali, ora, sono: Seleco, Pharma sport, Liofilchem, Contrader, Molisana e Vincenzo Serraiocco.

Inoltre, a ben analizzare le varie operazioni di cui sta parlando il Ferguson collinare, si capisce come l'affidamento del servizio in concessione della gestione dello stadio Mastrangelo e dell'antistadio Cianfarani, che avrà un canone di concessione annuale di 600 euro (circa cinquanta euro al mese!) oltre all'Iva, per la durata di quattordici anni, decorrenti dalla stipula del contratto, alle condizioni previste negli atti del procedimento a evidenza pubblica, sia un’operazione che servirà a Sebastiani per fare i suoi movimenti con i settori giovanili e non sarà una operazione per rafforzare il patrimonio del Delfino 1936 SpA.

Così come fatto con l’Hotel Ekk che sarà un’attività di Sebastiani, Marinelli e Simeoni, soci della SMS.  

E, ciliegina da porre sulla torta avvelenata che sta preparando per questo fine anno Sebastiani, la notizia di un incontro al Comune di Pescara per parlare ancora del nuovo stadio di calcio. Fumogeni per coprire una situazione a dir poco allarmante. Il gigante collinare sta evidenziando piedi di argilla.

Sebastiani, i suoi lavori sotto traccia a che punto stanno? Che finalità hanno? Quanto pensa ancora di prendere per i fondelli Pescara e i suoi tanti sportivi con la connivenza, anche se non collusione, di importanti personaggi locali?

Intanto occhio a gennaio. Molti saranno i partenti: tra questi Guido Marilungo e Cristian Galano.  Frascatore in bilico.

  

  

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