Lei, Sebastiani, possiede tutti gli strumenti e i mezzi per poter fare ciò che vuole della Pescara calcio. E spesso lo fa! Ma per i suoi personali interessi.
Scaricando le sue responsabilità su chi non la pensa come lei (e la sua larga cerchia di vassalli, valvassini e valvassori) è esercizio di bassa amministrazione.
Si assuma le sue responsabilità davanti agli sportivi e dica che tutte le bellissime presentazioni, annunci, inaugurazioni che ha largamente promosso negli ultimi anni, non erano altro che fumo negli occhi.
Orgoglioso di essere uno dei suoi avversari che sul territorio dissente dalla sua politica e che partecipa con umiltà e pochi mezzi alla resistenza sommersa che si oppone al disastro sportivo che sta cercando di realizzare, nella speranza che i mass media di distrazione di massa, finalmente si dedichino, ritrovando un minimo di spina dorsale, ad accurata indagine circa le conseguenze della sua politica e delle sue scelte di mercato di questi ultimi anni.
La Delfino Pescara 1936 comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Club Atlético Peñarol per la cessione a titolo temporaneo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Edgar Elizalde.
Marilungo è un nuovo calciatore del Pescara. Preso anche Frascatore, un difensore che negli ultimi due anni, dal 2018 ha realizzato cinque presenze in B con il Carpi, poi due anni a Trieste in C con 26 presenze, poi Padova in C con sole tre presenze e per finire a Terni, Serie C con 12 presenze.
Ceduto Vincenzo Fiorillo alla Salernitana e per sostituirlo il nome in cima alla lista del ds Matteassi è quello di Mirko Pigliacelli attualmente in Romania e già in Abruzzo nel 2013-14 e nel 2018-19.
“Non stiamo dormendo, ve lo assicuro. Quest’anno non ammetterò ingerenze da parte di nessuno: cambieranno molte cose a Pescara da questo punto di vista. Impariamo dai nostri errori e cerchiamo di non commetterli di nuovo. Abbiamo un’idea abbastanza chiara di quello che dobbiamo fare. Partiamo con l’idea di sbagliare il meno possibile e faremo le scelte per allestire una squadra che sia competitiva. (Commento del redattore: osservando da vicino il suo operato non ci sono state ingerenze perché lei ha fatto tutto da solo e per i suoi personali interessi. Che poi abbia scaricato dei collaboratori per far credere che fossero i colpevoli dei mancati risultati questa è stata solo una sua tracotante presa di posizione per nascondere le sue scelte che non erano errori perché finalizzati al suo guadagno.)
Questa piazza merita di stare nella categoria che abbiamo perso quest’anno e quindi cerchiamo di allestire una squadra che possa competere nel campionato di C.
Ci siamo un pochettino snaturati in questi ultimi 2 anni: abbiamo sempre cercato di fare squadre forti con giocatori forti, che venivano sempre molto volentieri a Pescara, mentre negli ultimi 2 anni abbiamo creduto di poter fare qualcosa in più. Al primo posto c’è la buona fede perché se qualcuno pensa che abbiamo fatto delle squadre per retrocedere è da manicomio!
Il girone B non è più facile del C: ha caratteristiche diverse ma ci sono squadre attrezzatissime. Al di là del girone, noi dobbiamo allestire una squadra che sappia calarsi nella categoria e che capisca che in serie C le ‘signorine’ e chi pensa di essere più forte degli altri non servono a nulla.
La C l’ho fatta dieci anni fa e se non hai gente cattiva puoi essere più bravo quanto vuoi ma prendi schiaffi da tutti. Ci vuole gente giusta di categoria e che la conosca. I giocatori dovranno fare i giocatori, l’allenatore potrà decidere su tutto insieme al direttore. Cambieranno molte cose. La bontà spesso scambiata per stupidità non accadrà più. Erano stati ingaggiati giocatori di grido, molti dei quali con un passato in serie A, che avrebbero dovuto darci qualcosa in più: così non è stato. Abbiamo trascurato il fatto che tra la B e la C non c’è molta differenza: servono soprattutto corsa e organizzazione. Anche i verdetti dell’ultima stagione confermano questa tesi. Ora più che mai abbiamo bisogno di gente viva, che abbia voglia di lottare per la maglia.
(Commento del redattore: Quando ha detto queste cose era in sé o aveva brindato a Bacco?)
Dai Rangers accetto la loro arrabbiatura e anche l’invito a farmi da parte; poi, però, questa gente dovrebbe assumersi la responsabilità sul futuro del club e portare un acquirente: posso andarmene subito, visto che mi considerano il peggiore presidente della storia, anche se la storia dice altro. Rido quando sento che i tifosi sono arrabbiati… Mi possono contestare quanto vogliono, ma non devono toccarmi personalmente. Mi sono rotto le scatole: posso lasciare perché non me l’ha ordinato il medico; non lascerei danni ma una società pulita… Le porte sono aperte ma nessuno bussa… (Commento del redattore: Nessuno si avvicina perché lei spara cifre da capogiro non sostenute dal patrimonio giocatori di proprietà, molto risicato, e dalle inesistenti infrastrutture perché non vuol lasciare la gallina dalle uova d’oro che le ha consentito di annullare i danni delle sue attività precedenti e di arricchirsi in modo esagerato vendendo fumo agli abbocconi... Inoltre lei, al momento, ha una società con una forte passività e in Serie C, altro che società pulita... Avrebbe detto il Principe Totò: “Ma mi faccia il piacere, mi faccia!”