A breve si attende l’annuncio dell’ingresso di Rosettano Navarra. Voci di corridoio parlano di dettagli da limare sulla percentuale delle quote, sugli importi da versare e su eventuali dirigenti che potrebbero accompagnare l’imprenditore ciociaro. Inizialmente si era parlato del 20% di quote per un valore oscillante tra il milione e mezzo e i due milioni. Nella tarda serata di ieri era previsto un ulteriore colloquio tra Sebastiani e Navarra.
I collaboratori dei due imprenditori, che non rilasciano dichiarazioni, si lasciano andare a qualche ammissione e dicono che mancano ancora alcuni dettagli per la fumata bianca, che sembra comunque essere imminente, e una volta sistemati gli aspetti delle garanzie economiche necessarie per chiudere l'operazione l'ex Pontedera entrerà in società ed affiancherà il presidente Daniele Sebastiani. Ho fatto in queste ore un giro di chiamate a vari colleghi di Livorno e di Pontedera, Fano, Pesaro, Frosinone, Pontedera che, in definitiva, hanno confermato quello che sappiamo: Rosettano ha giocato ufficialmente al calcio era piuttosto bravo, ancora oggi si diletta con gli amici a giocare partite di calcetto, e la sua passione lo ha portato a cercare e ottenere la presidenza del Ferentino nei primi anni 90.
Dalla promozione alla Serie D una serie di successi. Poi ha allargato i suoi interessi in veste di patron del Fano e Vis Pesaro.
Nel 1999 prese il Frosinone dalla Serie D e conquistò la promozione e nel 2003 cedette il posto a Maurizio Stirpe.
Per una ventina di anni, circa, è stato fuori dal mondo del calcio e la passione lo riportò ad accettare la presidenza del Livorno per poi diventare socio del Pontedera.
Negli anni si è fatto la fama di mangia allenatori e con il suo carattere deciso e a volte autoritario per raggiungere i suoi scopi non guarda in faccia a nessuno. Conosce i meandri del calcio e in questo ambiente si muove con disinvoltura.
Il 30 marzo 2024 Rosettano si dimise dal consiglio di amministrazione del Pontedera con questa motivazione: Dopo aver letto il comunicato avvenuto in seguito ad una mia intervista sul quotidiano La Nazione, sono rimasto allibito dalla reazione ad alcune mie esternazioni di carattere esclusivamente tecnico rivolte all’allenatore Massimiliano Canzi. Dal mio avvento in questa città e nella società, da socio portando un sostanziale contributo economico, da tifoso passionale quale sono, e da responsabile del club per le deleghe tecniche, ritengo di aver svolto il mio operato con dedizione, serietà ed intraprendenza, caratteristiche che hanno determinato in parte il raggiungimento di importanti traguardi sportivi quali i play off e il record storico dei 60 punti….
....Sono fortunatamente vivo e vegeto e il senso di triste commiato con cui viene dichiarata la mia uscita di società (che avverrà solo per mia volontà dal prossimo giugno e non prima, questo sia ben chiaro), è veramente poco elegante. Nell’attuale situazione sono costretto a comunicare con la presente le mie irrevocabili dimissioni da consigliere d’amministrazione della società per non risultare d’ingombro e per permettere totale ed indisturbato spazio di gestione".
Da quanto dettomi ho davanti l’identikit di un uomo determinato, consapevole delle sue capacità, che non è abituato a prendere ordini ma le decisioni le prende da solo assumendosene le responsabilità. Capisce di calcio. Ha amici influenti nel mondo pallonaro, insomma, a mio modesto parere, un “pessimo” socio per il Ferguson collinare che ha gli stessi “vizi”: Facile prevedere che, se ora per necessità di cassa il mercante nostrano fa sorrisi e moine, a breve potrebbe entrare in rotta di collisione.
Non è un caso che gli incontri e le chiacchiere stiano prendendo molto tempo. Persone con le idee chiare e con i mezzi (Navarra) e con la necessità di cedere quote per avere denaro fresco (il mercante) non dovrebbero metterci tutto questo tempo a dire sì o no.
Inoltre si allontana un poco il discorso relativo a Tesser che qualcuno mi ha riferito essere un po’ scocciato da questi rinvii a decidere.
Il problema è che Tesser ha dei costi suoi e pretende altri costi per giocatori che sceglierà e quindi per il nostro Ferguson, che ha un budget incerto, i problemi si fanno reali.
Aggiungici il discorso della tifoseria che, seppure sa bene che sul piano legale nulla può per mandare via il mercante, ma ha la forza di fargli terreno bruciato tutto attorno a rendere anche problematiche le scelte di quelli che dovrebbero entrare e venire: un presidente non malleabile, piuttosto arrogante, una tifoseria spaccata, un passivo societario non indifferente, sono motivi che porterebbero anche personaggi come Tesser e Navarra a fare qualche distinguo.
Per dirla con parole semplici mi pare di sentire certi scricchiolii che lasciano pensare.
I pensieri si formano spontaneamente senza il nostro controllo: quindi è un po' come se tutti i pensieri fossero intrusivi, perché di fatto compaiono nella nostra mente in modo autonomo.
I pensieri intrusivi sono pensieri indesiderati, inappropriati o spiacevoli che emergono nella mente di una persona in modo involontario e persistente. Questi pensieri possono essere fastidiosi, ansiogeni o addirittura disturbanti.
Quando i pensieri intrusivi diventano problematici, invadenti, causano angoscia e rendono difficile concentrarsi sul lavoro e su altri aspetti della propria vita.
Come di che il nostro “non amato Ferguson” sta vivendo momenti difficili anche se fa finta di nulla e di essere superiore a tutti e a tutto.