Porte chiuse ma provando a ridurne l’effetto. Le strade della ripartenza del calcio sono infinite.
Il calcio in Italia ricomincia il 13 giugno, giorno dedicato a uno dei più famosi santi del mondo, Sant’Antonio.
Prima la Coppa nazionale, poi la Serie A.
Il Pescara ricomincerà in casa contro la Juve Stabia. All’andata finì 2-1 per i padroni di casa. Il Pescara giocò con: Kastrati; Ciofani, Bettella, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato, Palmiero, Ingelsson; Galano, Machin; Borrelli. All. Luciano Zauri. A disposizione: Farelli, Sorrentino, Campagnaro, Del Grosso, Drudi, Vitturini, Zappa, Bruno, Maniero, Di Grazia, Brunori, Bocic, Pavone, Palmucci. ARBITRO Volpi di Arezzo. Per il Pescara segnò Galano e Kastrati riuscì a parare un rigore all’ottavo minuto: Tocco di mano in area biancazzurra. Forte calcia di sinistro. Kastrati blocca in due tempi.
Poi al tredicesimo minuto il Pescara passò in vantaggio con Galano ma non riuscì nell’impresa e la partita si chiuse con una sconfitta.
Ora le cose sono diverse. Il Pescara ha tutti gli uomini disponibili e l’allenatore Legrottaglie che, nel frattempo, ha sostituito Zauri può far giocare la formazione migliore sperando che il lungo riposo non abbia influito troppo sulle capacità atletiche dei biancazzurri.
Si giocherà senza pubblico ma i tifosi sperano, comunque, che a breve si possa tornare sugli spalti.
Intanto alcuni presidenti si sono inventate delle soluzioni per ricreare il clima giusto attorno alle squadre. Pensate a che cosa si sono inventati in Giappone con il campionato che riprende il 4 luglio: una app che consentirà agli abbonati rimasti a casa di fischiare, applaudire, esultare con reazioni che saranno veicolate da 50 altoparlanti giganti perché i calciatori non sentano troppo l’assenza della tifoseria.
Anche in Italia stanno pensando a delle soluzioni: qualcuno vorrebbe mettere dei manichini di cartoni sugli spalti mentre con gli altoparlanti farebbero sentire gl’incitamenti registrati dei tifosi.
Dato il poco tempo a disposizione si giocherà quasi una partita al giorno e si scenderà in campo anche di lunedì e di venerdì. Verranno accontentate le televisioni, alle quali saranno garantite almeno tre partite in prima serata per ogni giornata di campionato e, utilizzando più finestre, si eviteranno gare in contemporanea. Resta il nodo orari. Nei giorni in cui ci sarà in programma una sola partita, il fischio d'inizio ci sarà alle 20.45 o alle 21.
Intanto l’Aic continua a contestare lo slot pomeridiano". Inoltre, i club di A continuano a scartare l'ipotesi di ricorrere a playoff e playout: l'alternativa, in caso di nuovo stop, resta la cristallizzazione della classifica.
Si parla di una iniziativa di Lega e sponsor per raccontare la vicinanza e l'attenzione ai tifosi over 70 da più tempo abbonati a ciascuna squadra di Serie B: Al supporter più fedele di ogni club una confezione piena di regali.
Si tratta del progetto 'Giochiamo in casa, Serie BKT insieme ai suoi tifosi' con un proprio dono, per premiare la fedeltà degli abbonati storici che 'da una vita' stanno accanto alla propria squadra, soffrendo ed esultando, emozionandosi per vittorie e promozioni, ma anche passando per sconfitte e retrocessioni.
"Il nostro gol - ha dichiarato il presidente della Lega di B Mauro Balata - è tornare alla normalità. E per noi normalità vuol dire, emozionare i nostri tifosi. Con questa operazione vogliamo ricordare come il tifoso, che purtroppo è da tanto tempo lontano dalla propria squadra, sia un valore centrale nelle dinamiche del calcio, rappresentando il vero patrimonio, quello dal quale non si può prescindere e al quale questo sport deve il proprio successo. Molti doni testimoniano la voglia di ripartire, in sicurezza, che c'è in ognuno di noi, anche in campo, senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo. La B è il Campionato degli italiani e per i tifosi ci sarà sempre un posto di primo piano nei nostri progetti".