Sebastiani, finalmente, pare abbia capito che ha fatto molti errori nella gestione dei rapporti con i tifosi. Quando i rapporti si raffreddano e si crea distanza emotiva, dobbiamo essere coerenti. A volte sarà necessario ravvivare il rapporto anche se, per colpa del coronavirus, non sappiamo ancora se ci saranno i tifosi allo stadio e quanti, in caso di apertura, potranno essere presenti.

Quando i rapporti tra società e tifosi si raffreddano, c’è sempre un motivo, anche se non ci piace.   Mancanza di interesse, nuovi bisogni e interessi, visioni opposte su determinati aspetti, etc. Quando la fiamma si spegne, compare sempre quella fitta e ambigua oscurità in cui non sappiamo molto bene come muoverci.

Argomento assai avvincente nel mondo Ultras riguarda il rapporto tra le società ed i rispettivi gruppi di tifo organizzato. Questo tipo di rapporto varia, ovviamente, a seconda dei soggetti e delle situazioni prese in considerazione. Ci sono tifoserie particolarmente legate, tra alti e bassi, alla società di appartenenza, come per esempio i Ranger del Pescara. In altri casi le tifoserie non hanno alcun tipo di rapporto con la dirigenza della propria squadra.  Nonostante alcune promesse del passato non abbiamo comunque avuto modo di vedere un rappresentante degli  Ultras  sedersi al tavolo delle riunioni della propria società, in rappresentanza della tifoseria.
I Ranger, sostanzialmente, garantiscono la loro presenza, il loro caloroso tifo, la loro sana e costruttiva (e a volte anche distruttiva) contestazione, ecc…
Ma la società in realtà come si è comportata e come ha tentato di rapportarsi con le frange del tifo più caldo?

Senza tema di sbagliare o di essere accusato di voler criticare a tutti i costi, l’atteggiamento di Sebastiani è stato, specie quest’anno, il peggiore che potesse avere.

Eppure quei “tifosi”, che vivono tutta la settimana con la passione per i propri colori che arde dentro di loro, durante le partite si sgolano, seguono la squadra in ogni luogo possibile, dimostrando, inequivocabilmente, di essere loro la vera essenza del calcio.
Perché, se un giorno gli Ultras non ci saranno più, chi sosterrà la squadra?
Chi garantirà un numero rilevante di abbonamenti o di biglietti acquistati?
Chi seguirà la squadra in trasferta, anche nei momenti di difficoltà?
Senza gli Ultras, il calcio (e tutti i relativi introiti a favore delle società calcistiche) non avrebbe ragione di esistere!

E, certamente, non può essere giustificato il brutto rapporto con il pensare che, comunque, non si è certi della loro presenza in Curva.

In un modo o nell’altro il rapporto va risanato con una giusta politica di informazione. Allargando il discorso dico che lo stesso impegno dovrebbe essere posto in essere da Sebastiani nel ricompattare tutta la stampa locale e non continuare a fare i soliloqui addomesticati con l’emittente di riferimento del suo amico e a volte socio Luigi Pierangeli.

L’obiettivo dell’estate 2020 è quello di evitare errori di valutazione sui giocatori. “Ha ragione Repetto quando dice che l’anno scorso a sbagliare più di tutti siamo stati noi dirigenti - fa mea culpa Sebastiani - . Gli allenatori hanno pagato per tutti, ma l’analisi della stagione passata dice che abbiamo sbagliato a prendere alcuni giocatori. Non eravamo una squadra da A, ma non dovevamo certo finire nei play-out”.

Il campionato appena concluso ha detto chiaramente che il Pescara soffre parecchio, soprattutto in difesa. Nel reparto arretrato serviranno interventi decisivi sul mercato. “Abbiamo problemi da sempre, è vero, forse anche perché prediligiamo un calcio offensivo. Ci vuole un equilibrio e dobbiamo trovarlo. Questo, in sintesi, il pensiero di Sebastiani.

Nella giornata di oggi, al massimo domani, verrà sciolto il nodo allenatore.

Summit in casa Pescara con protagonisti il presidente Daniele Sebastiani e i due responsabili dell'area tecnica Giorgio Repetto e Antonio Bocchetti. Al centro della discussione il futuro della panchina del Delfino.

In ballo c'è la conferma di Andrea Sottil, tecnico chiamato ad evitare la retrocessione in C, oppure l'arrivo di un nuovo tecnico: dalle vecchie conoscenze come Massimo Oddo e Giuseppe Pillon a tecnici in cerca di nuove esperienze come Luigi Di Biagio e Fabio Pecchia sponsorizzato dagli amici del presidente.

Si vocifera di possibili ingressi in società e della uscita di qualcuno, forse Bankowski?

Che ci siano state  delle trattative per nuovi ingressi societari è certo e magari la decisione sul tecnico sta slittando proprio per attendere sviluppi. Tra le possibilità c’è la pista che porta ad un imprenditore pescarese molto solido economicamente e che ha fatto le sue fortune a Montecarlo.  

Molti gli incontri diretti e telefonici per arrivare a cedere i giocatori in esubero e per acquistarne o prenderne altri in prestito. Notizia dell’ultima ora e che ci sarebbe un’offerta seria del Verona. Il capitano ha fatto da tempo una scelta di vita a Pescara e ha spesso detto che vorrebbe chiudere la sua carriera in A ma con il Pescara… Ma si sa, il canto delle sirene, a volte ammalia in modo irresistibile.

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