Sono dieci anni e poco più che ascolto le “omelie” offertemi anche con diversi replay da parte della stampa “collegata” se non proprio collusa con il presidente Sebastiani noto, nell’ambiente dei tifosi pescaresi, come Pinocchio, e queste omelie sono condite di bugie di diversa fattura ma, comunque, sempre bugie.
Le dice parlando dei bilanci; le dice quando presenta progetti che sa bene essere solo nella sua fantasia e nelle sue spericolate operazioni di ingegneria finanziaria; le dice quando afferma che ha fatto delle mosse di mercato di assoluto spessore; le dice anche quando afferma che ha una rosa competitiva; le dice anche quando afferma che dei giocatori sono andati via per colpa loro in quanto, lui, li aveva acquistati credendo nel loro valore e, quindi, non li avrebbe mai ceduti; le dice quando afferma di avere una società sana, forte economicamente, con bilanci adamantini, e le ribadisce quando afferma di voler cedere il Pescara ma che nessuno si è fatto avanti.
Mente spudoratamente con una facilità impressionante.
Questo signore ha fatto della menzogna una sorta di stile di vita. Il vero problema è che il bugiardo patologico può risultare, però, spregiudicato e anche affascinante, e fa male, davvero molto male, a chi gli vive accanto. La sua intera esistenza ruota attorno a delle bugie finalizzate unicamente a costruirsi un mondo irreale in cui figurare sia re sia vittima di situazioni emotivamente intense. Le bugie finiscono per alimentare, il più delle volte, un narcisismo e un ego già di per sé ipertrofico, al punto che il resto del mondo, con le sue regole e la sua eticità, non esiste più.
E non importa che le sue menzogne sono spesso smascherate, infatti egli nega tranquillamente senza alcun pudore anche l’evidenza più ovvia. Ma non si tratta di una mera facciata, perché il bugiardo patologico non sa cosa sia la vergogna, perché non la prova mai, piuttosto che sentirsela addosso sarebbe capace di far di tutto per far sentire l’altro in torto, e solo attraverso la sua capacità manipolativa.
Tutti, nella vita, chi più chi meno abbiamo detto qualche bugia, spesso anche a fin di bene, ma perché Sebastiani mente?
Mi pare di aver capito che lo fa per soddisfare il bisogno di sentirsi approvati. Le bugie le usa per mostrare un'immagine di sé positiva e per fare un'impressione positiva e per ottenere un vantaggio personale.
Una delle ultime perle: “Contento del lavoro dei ragazzi, da tanti anni non vedevo la squadra allenarsi con questa intensità. Brunori? Non se l’è sentita di tornare di tornare a Pescara, dove in passato non ha fatto bene. È un buon giocatore, ma noi vogliamo gente convinta, non preghiamo nessuno per venire qui. Prenderemo un altro attaccante perché se vogliamo disputare un campionato importante non possiamo avere i giocatori contati. Memushaj? Non ha mai creato problemi, si allena come un ragazzino e ha sempre dimostrato grande attaccamento alla maglia. Se non ci saranno volontà diverse resterà senz’altro con noi”.
“Fiorillo è un mio acquisto e non lo avrei mai ceduto.”
“Mai avuto dissidi tecnici con Zeman, se n’è andato quando ha pensato di poter ritornare alla Roma.”
“Pillon è un allenatore del Pescara e sarà confermato.”
“Elizalde è un mio acquisto e sarà un top player nel campionato italiano, ha delle qualità indiscutibili...”
“In società regna l’armonia più assoluta e ogni decisione è collegialmente presa...”
“Faccio il presidente e non il tecnico per i giocatori da prendere ascolto il settore tecnico che ha piena autonomia...”
Per non parlare delle sue affermazioni relative alla proprietà del Poggio, alle dichiarazioni relative al nuovo stadio, al rimborso dei bond...
Basta così o volete altre perle da gustare?