Quanti giorni sono passati in trepida attesa della definitiva, positiva, risoluzione del rapporto tra Navarra e Sebastiani.
I giorni sono stati riempi da tanti bla bla dei soliti impegnati reggi microfono a far intendere che tutto è fatto basta solo una firma ma i tempi si dilatano per impegni di lavoro dell’imprenditore Ferentino e del nostro Ferguson.
Intanto i tifosi sono pronti per dare vita alla loro manifestazione di protesta per sabato prossimo. All’apparenza sembrerebbe un’azione fine a se stessa ma senza possibilità di far scattare dei cambiamenti al vertice. Ma a ben esaminare la contestazione potrebbe servire a fare terra bruciata attorno al mercante e a far riflettere eventuali operatori intenzionati a ridargli ossigeno vitale.
Procrastinare è rimandare con intenzione l’inizio o la fine di un compito. È rimandare una decisione importante nonostante si abbia la consapevolezza degli effetti negativi nel futuro.
Quando la procrastinazione diventa un’abitudine può comportare gravi conseguenze in molti aspetti della vita quotidiana.
Rimandare può essere una strategia valida solo in determinati casi.
È il prendersi il tempo necessario per agire in modo consapevole. Rimandare diventa allora una decisione ponderata e meditata in base alla situazione e agli obiettivi da raggiungere.
In tal senso, il rimandare come strategia, può essere considerato uno stile per fronteggiare le situazioni in modo efficace, adattivo e produttivo.
Diversi studi indicano l’abitudine a procrastinare come un fattore di rischio per la salute psicofisica. Può essere una caratteristica delle personalità ansiose.
Il procrastinare può portare a un aumento dello stress e dell'ansia, poiché si accumulano compiti e responsabilità che potrebbero essere affrontati in modo più tempestivo. È importante imparare a gestire il proprio tempo in modo efficiente e a combattere la tendenza a rimandare le attività importanti.
Vivere con una persona che tende a procrastinare non è facile. Ne sa qualcosa Delli Carri.
È fondamentale comunicare in modo aperto ed empatico, ma l’arte della comunicazione è sconosciuta nel team del mercante che ha a sua disposizione le omelie televisive e le interviste programmate.
Non è difficile immaginare che rimandare una decisione, non iniziare o non portare a termine un compito, non rispettare le scadenze può mettere a rischio la reputazione del procrastinatore. In ambito lavorativo, chi ha l’abitudine a procrastinare viene percepita come una persona inaffidabile e addirittura esasperante per la lentezza con cui porta avanti le attività.
Però è anche vero che prendere decisioni affrettate può esporci a conseguenze negative sul lungo termine. La ricerca mostra che concedersi del tempo per riflettere con calma promuove scelte più oculate ed equilibrate.
Quando siamo sotto pressione, il nostro cervello attiva automaticamente processi mentali rapidi e intuitivi. Questi processi ci spingono a decidere in fretta basandoci su pregiudizi, emozioni immediate e informazioni superficiali.
Al contrario, la lentezza ci consente di attivare processi mentali più lenti, razionali e analitici. Possiamo così ponderare a fondo rischi e benefici, esaminando la situazione in tutta la sua complessità.
Le decisioni prese con calma sono mediamente di qualità superiore e portano a risultati migliori nel lungo periodo. La riflessione pacata permette di elaborare pensieri coerenti, di avere una visione d’insieme chiara e di agire con consapevolezza, evitando scelte avventate dettate dall’impulsività.
Quindi il nostro Ferguson è uno stratega? O un ansioso che teme la forte personalità di Navarra?
Uno dei motivi di riflessione è il budget che si avrà a disposizione.
Se poi il budget stanziato non fosse alto, il Pescara considererebbe altri profili di allenatori. Il primo è Vincenzo Cangelosi, il secondo è Ledian Memushaj, il terzo è Luciano Zauri, reduce da una stagione trionfale a Malta.