Il calcio pescarese nel cul de sac di un'annata fallimentare (retrocessione in C, classifica attuale a sedici punti dalla vetta), caratterizzata dalle lacune palesate in termini di mentalità, intensità e interpretazione tattica.
La tattica serve, nessun allenatore mette la squadra in campo senza organizzarla ma si deve ricominciare a lavorare sulla tecnica individuale, la tecnica in velocità senza avere la presunzione che, siccome giocano da alcuni anni da professionisti, sappiano fare bene i fondamentali.
Bisogna ritornare all'abc del calcio, imparare a passare la palla, perché non tutti i passaggi sono uguali nel calcio.
La costruzione da dietro: chi non la fa?
C'è da capire quando farla, come farla e quando non si può fare, perché i momenti della partita sono diversi. E in ogni caso è da anni che esiste. Hanno ragione gli allenatori che dicono che il calcio è un gioco di squadra. Ma bisogna avere 11 giocatori che se la passano bene per avere un gioco di squadra. Il portiere è giusto che giochi con i piedi, ma quando può farlo.
Analizzando le varie partite del Pescara ho notato che troppo spesso in difesa non rispettano le posizioni e a volte si incartano anche con il portiere. Oramai è invalsa l’abitudine di partire da dietro palla al piede ma non sempre i nostri difensori sono in grado di farlo e, qualche volta, si lasciano prendere il pallone correndo gravi rischi.
A centrocampo troppi errori nella fase di copertura e in quella di costruzione, ho contato fino a quaranta e passa errori nei passaggi nel corso di tutta la gara, sono troppi.
All’attacco, pur avendo realizzato molte reti troppo spesso i nostri attaccanti mancano l’aggancio finale proprio perché non hanno l’abilità necessaria nel palleggio.
Considerando che per noi, per quanto ottimisti si possa essere, il primo posto è irraggiungibile, si cominci a pensare in termini di studi per la fase dei play off dove troveremo ben 27 squadre di cui alcune avrebbero meritato il passaggio di categoria. Allora, per avere delle buone occasioni, il nostro tecnico Auteri farebbe bene a cominciare da subito a lavorare in vista dei play off e far crescere il tasso tecnico della squadra.
Avendo sotto gli occhi i suoi giocatori tutti i giorni, sa bene quali sono i limiti di ogni atleta e quindi, ora che ne ha tempo, lavori sulla tecnica individuale e collettiva, e li prepari soprattutto sui passaggi, sui lanci e, per gli attaccanti, anche sui tiri da fuori area.
Per i calci piazzati non si può sperare solo sulla capacità di Memushaj di sfruttare queste occasioni da fermo ma si punti anche su altri giocatori per avere delle alternative valide.
Insomma, a dirla in breve, punterei soprattutto sulla fase dei play off.