Ormai è risaputo che l’allenatore, a Pescara, deve soltanto seguire il Ferguson collinare che compra e vende a suo piacimento senza che ci sia un qualche accordo tecnico. Nel calcio professionistico, il ruolo dell'allenatore è incentrato sulla formazione e lo sviluppo della prima squadra di un club. Ma, a Pescara, la formazione e lo sviluppo della prima squadra li fa il mercante.
È incredibile che dopo più di un secolo in cui il calcio si è imposto come lo sport più seguito del globo terracqueo esista ancora il dibattito sull’importanza di un allenatore nel far emergere le qualità di una rosa e il suo contrario.
Insomma, la società nel momento in cui scrivo non ha ancora un allenatore ma sta già facendo operazioni anche di un certo rilievo. Nella foto una nota giuntami da un collega sulla vendita all’Heracles di due nostri giocatori, Mesik e Milani.
Stesso destino per Merola, il portiere Plizzari e la mezzala Tunjov, mentre la società continua a lavorare sul possibile ritorno dell’estremo difensore Vincenzo Fiorillo. Vannucchi del Taranto prima alternativa mentre piace tanto Ivan Saio (classe 2002) portiere ex Brindisi ma di proprietà della Sampdoria.
Insieme ai biancazzurri altre nobili decadute, a cominciare dalle retrocesse Ascoli e Ternana, proseguendo con la già citata Ancona, Spal e Perugia.
Nel raggruppamento figura il Pineto che ha deciso di affidare la panchina a Mirko Cudini, che torna in Abruzzo dopo aver allenato Notaresco in D nel 2018-19. A seguire Arezzo, Gubbio, Lucchese, Pontedera, Rimini, Sestri Levante, Torres, Virtus Entella e Vis Pesaro, oltre alle neopromosse Carpi e Pianese, quest'ultima guidata dall'allenatore pescarese Fabio Prosperi.
Poi l'Atalanta Under 23 che potrebbe scambiare il girone con la Juventus Next Gen, destinata al gruppo A.
Infine una tra Carrarese e Pergolettese, con quest'ultima obbligata a traslocare dal girone A al girone B qualora i toscani conquistassero la promozione in B.
Per quanto riguarda l’Ancona l'iscrizione è fatta, ma la partita non è ancora chiusa. La palla passa infatti ora al Covisoc, la Commissione di vigilanza, che dovrà valutare la bontà dei documenti presentati. Verdetto entro il 12 giugno.
Dieci minuti hanno salvato l'Ancona, meno di dieci giorni potrebbero condannarla.
L'altra novità è rappresentata dal ritorno nella lista biancazzurra di Francesco Baldini (sempre che non si concluda con Tesser), che sembrava ad un passo dalla conferma a Trento. E invece, un po' a sorpresa, il tecnico toscano ed il club del presidente Mauro Giacca si sono ufficialmente separati per divergenze di carattere essenzialmente economico sul biennale con opzione da sottoscrivere. Baldini era il in cima alla lista iniziale del ds Daniele Delli Carri, con il quale ha giocato a Lucca ad inizio Anni Novanta, tanto che l'ex allenatore del Perugia è stato il primo nome ad esser stato contattato.