Dopo la paura, l’esplosione di gioia per la Serie B salvata. Passati i primi giorni di esaltazione si sente la necessità di fare un po’ di chiarezza.
Il presidente diceva che gli veniva l’orticaria a sentir parlare di salvezza ma essa è arrivata all’ultimo secondo su rigore.
Dice di aver fatto tutto quanto era necessario e di essere sempre disponibile a lasciare a chi lui riterrà essere “migliore di me”.
Comunque, al di là delle sue ottimistiche valutazioni della sua gestione resta il fatto che la situazione del Delfino è seria avendo debiti per circa 23 milioni circa di euro, compresi i Bond (di cui 8 milioni di perdite nette, uno a stagione, per i suoi otto anni di gestione), malgrado l'enorme ammontare di plusvalenze realizzate.
Ad analizzare il valore economico della società si nota che ci sono pochissimi giocatori di proprietà, molti prestiti che torneranno alla base, alcuni “anziani” sui quali non si potrà certo fare affidamento.
Inoltre la società, in questi anni, non ha realizzato un suo patrimonio immobiliare, non ha un centro di allenamenti di proprietà, come dire che il valore dato al Delfino srl da Sebastiani, per cederlo, è fuori di ogni logica commerciale ed è solo uno stratagemma per scoraggiare chiunque ad avvicinarsi. Del resto, chi si farebbe sottrarre una “gallina dalle uova d’oro” con la quale poter fare ancora affari cospicui con gli “amici degli amici”?
Le sue richieste fanno capire chiaramente che non intende assolutamente lasciare un settore che gli ha dato, in questi anni, guadagni di notevole entità facilmente quantificabili con l’elenco, corposo, di giocatori venduti, di plusvalenze fittizie (quelle reali sono operazioni meritevoli di plauso), di movimentazioni di oltre un centinaio di giocatori, molti dei quali mai utilizzati.
Giustamente, dal suo punto di vista, Sebastiani non ha fatto il dirigente con l’obiettivo di far crescere il valore tecnico e patrimoniale della società, ma ha fatto operazioni, a volte geniali, tendenti ad aumentare il suo patrimonio personale. A quei pochi tifosi che dicono che è giusto che un presidente avveduto guadagni con la sua attività calcistica, sarebbe facile dire, guadagnare Sì, ma “strafogarsi” a spese della città e della tifoseria, No.
Anche in queste ore, forte della salvezza raggiunta, si bea della sua bravura ma non parla di programmazione seria, certo di poter ancora prendere per i fondelli tutta la tifoseria che, invece, crede e spera in una programmazione per i prossimi play off…
Questo l’elenco (non completo per necessità di spazio) delle operazioni di mercato:
Abbruscato, Abecasis, Acosta, Aldegani, Aquilanti, Aresti, Baez, Bahebeck, Balzano, Bellini, Benali, Bettella, Bianchi Arche, Biraghi, Bizzarri, Bjarnason, Blasi, Buonaiuto, Bonelli, Bovo, Bojinov, Brivio, Brugman, Bruno, Bucchi, Bunoza, Busellato, Campagnaro, Capone, Caprari, Capuano, Caraglio, Careni, Caccaro, Cascione, Celik, Cerri, Chiaretti, Ciofani, Clemenza, Cocco, Chochev, Coda, Colucci, Corsi, Cosic, Coulibaly, Crecco, Crescenzi, Cristanti, Cubas, Cutolo, D’Agostino, D’orazio, De Sousa, Del Grosso, Del Prete, Delli Carri, Di Francesco, Di Matteo, Drudi, Elizalde, Falco, Ferrante, Fiamozzi, Fiorillo, Fornasier, Forte, Galano, Ganz, Gessa, Gilardino, Gondo, Gravillon, Guana, Gyomber, Immobile, Ingelsson, Inglese, Jonathas, Kanoutè, Kastanos, Konè, Koldrup, Laens, Lapadula, Lazzari, Guereira, Nielsen, Machin, Mavaj, Mancuso, Mandragora, Maniero, Martella, Mascara, Mazzotta, Melchiorri, Melosi, Memushaj, Mignanelli, Modesto, Monachello, Muller, Muntari, Muric, Micasta. , Palmiero, Paolucci, Pasquato, Pellizzoli, Pepe, Perin, Perrotta, Pesoli, Pettinari, Pigliacelli, Pinciarelli, Pinsoglio, Piscitella, Pogba, Pontani, Pucciarelli, Pucino, Quintero, Ragusa, Rizzo, Sadotti, Salamon, Salviati, Samassa, Sansovini, Schiavi, Scognamiglio, Sculli, Sforzini, Selasi, Smith, Soddimo, Sottil, Sowe, Stendardo, Stoian, Svedkauskas, Tabi, Terlizzi, Torreira, Vagheggi, Valoti, Valzania, Venuti, Verde, Verratti, Verre, Viviani, Vukusic, Weiss, Yanga, Zampano, Zanon, Zauri, Zuparic e ce ne sono tanti altri che, aggiungerli, servirebbe solo ad accrescere il numero dei giocatori “trattati”.
Oltre ad un nutrito elenco in cui figurano De Matteis e tanti altri per delle plusvalenze di comodo
Quando sui social ho letto frasi tipo: trovati un lavoro, unico presidente che vive con i guadagni creati dalla gestione del calcio, e tante altre, alcune pesanti che non è il caso di riportare, mi sono chiesto se questi autori dei post sappiano realmente cosa fa al momento attuale Sebastiani e come ha investito i guadagni realizzati con il calcio.
Per fare un po’ di chiarezza ricordiamo che il Delfino 1936 ha questo forza: Sebastiani 1.805.410 azioni, Cimmav srl 303.570, Mesa Redes 300.000, Faro sas di Acciavatti 280.000, Silvis Capital srl 90.000, Pharmapiù srl 89.190, Bankowski Gabriele 48.660, Santilli Manolo 39.660, Football360 srl 25.000, Di Tieri 9.900, Nicom 8.190, Vetta Giacomo 420. Il valore di ogni singola quota è di un euro.
Che Sebastiani sia un genio nel suo settore finanziario, nonostante i flop del passato con Interservice Leasing ed altre società, è indubbio. Al momento, tra società amministrate direttamente e quelle in cui ha delle partecipazioni sostanziose, se ne contano undici e tra queste brilla anche una società costituita, per “comodità”, in Inghilterra (!?).
Solur S.A.S. Di Sebastiani Daniele & C. dal 19 dicembre 2019, Paddle Mania Pescara srl dal 22 febb. 2019, Micri srl dal 23 genn. 2019, Delfino Pescara 1936 Finance PLC dal 2 ottobre 2018, UC Dilettantistica Fernando Perna dal 20 nov. 2017, Fourteen Palace srl dal 27 ott. 2017, Delfino Pescara 1936 SpA dal 9 sett. 2015, Altamarea srl dal 5 marzo 2014, Delfino servizi srl dal 9 luglio 2012, Blux srl dal 30 luglio 2003, Gocredit srl dal 26 giugo 2000.
Solo queste ultime due società sono antecedenti all’entrata nella Pescara calcio.
Ci sono diverse altre società che, a vario titolo, hanno operato fino al 2020 come, per esempio, B Futura srl aperta il 9 gennaio 2018 e chiusa il 21 febbraio 2020.
Tutte società con oggetto lo sfruttamento del calcio (in senso lato) a vari livelli, ma anche prestazioni di servizi finanziari, organizzazione di eventi sportivi, realizzazione di strutture legate al calcio, per cui di lavoro ne ha (riferito a chi gli chiede di trovarsi un lavoro lasciando il Pescara) e di altri sostanziosi guadagni ne è certo...