Ho conosciuto Nicola Mincone, anima della Miglianico Tour, nel 1971.

All’inizio di quell’anno cominciai a pubblicare un settimanale sportivo che, poi, per ben venticinque anni, si è interessato dello sport regionale.

Mi venne a trovare  in redazione, in piazza Salotto, un signore dai modi fini ed eleganti, che mi parlò di una manifestazione di corsa da fare a Miglianico, una cittadina dell’entroterra che lo ha visto, negli anni, sia come organizzatore della gara podistica, sia come corridore e sia come uomo impegnato nella politica e nel sociale che lo portarono a divenire sindaco di Miglianico e poi Consigliere Regionale.

Mi parlò con entusiasmo della corsa e dei valori che essa metteva in risalto e mi chiese di interessarmi della Manifestazione con dei servizi sul mio Settimanale 7Giorni7.

Fu un’amicizia che nacque subito tra due appassionati di sport e che dura tutt’ora dopo 53 anni e durante questo lungo periodo ci siamo rincontrati anche professionalmente in un lasso di tempo in cui Nicola curò l’organizzazione interna di TVQ.

Trovammo subito l’intesa perché convinti entrambi dei valori del correre in quanto gli esseri umani sono “nati per correre”.

Questa mia tesi si basa sull’argomento che i cacciatori paleolitici dovevano correre per catturare la preda.  

Correre sarebbe quindi un istinto naturale (i bambini amano correre) inibito dalla vita sedentaria, che oggi riprende i suoi diritti.

Correre sarebbe un modo per ritrovare le nostre radici arcaiche di cacciatori: una “moda paleolitica”, secondo la psicologia evoluzionista.

Molti cominciano a correre per perdere peso o per combattere lo stress. La ricerca del benessere sarebbe quindi la motivazione principale per indossare le scarpette e mettersi a correre.

La ricerca medica in effetti conferma che lo sport ha effetti benefici, sia fisici che psicologici. L’attività fisica protegge dall’obesità e da numerose malattie, migliora il sonno e procura uno stato generale di forma.

Dal punto di vista mentale correre, ma anche semplicemente camminare, è un efficace antistress e riduce l’ansia. Infine, studi recenti mostrano anche che la corsa migliora le prestazioni cognitive e contribuisce a ridurne il declino con l’età.

Anche quest’anno la Miglianico Tour ha visto centinaia di persone lungo il percorso festeggiare i partecipanti tra i quali il 69enne Giacomo Ferraioli che è un atleta che ha partecipato in tutte le 52 edizioni della corsa.

L’undici di agosto c’è stata la 53°edizione con il suo classico tracciato invariato dal 1971 con un giro di 9 chilometri per la non competitiva e due giri dello stesso anello per la competitiva di 18 chilometri tra discesa, pianura e salita. Di spicco la novità della modalità a staffetta per gli atleti di età compresa tra i 16 e i 17 anni che possono compiere un giro a turno di 9 chilometri sia uomo che donna. 

Il record del percorso (gara competitiva di 18 km) appartiene al keniano Philip Sanga tra gli uomini (51’11” nel 2006) e al femminile è detenuto dall’algerina Souad Ait Salim (58’26”, sempre nel 2006).

Il vincitore al maschile è stato Louis Intunzinzi dell’Asd Vini Fantini con il tempo di 54’58” che ha dovuto rintuzzare le velleità degli avversari Stefano Massimi dell’Atletica Vomano, Michele Stingone della Passologico, Riccardo Di Lizio dell’Atletica Runtime, Domenico Liberatore della Podistica Solidarietà, Domenico Campitelli dell’Atletica Mistercamp, Alberico Di Cecco dell’Asd Vini Fantini, Alessio Bisogno della Passologico, Giampiero Carosella (Free Runners Isernia) e Matteo Battistella (Podisti Frentani), tutti classificati in quest'ordine entro la top-10.

 La 18 chilometri al femminile è stata appannaggio per la terza vittoria consecutiva di Marika Monaldi che ha raggiunto il traguardo di Piazza Umberto I in 1.05’54” cogliendo addirittura il nono posto assoluto in promiscuità con gli uomini. In evidenza le prove di Catia Fusoni (seconda nel 2023 dietro la stessa Monaldi), Melissa Palanza (Individuale), Antonia Falasca (Asd Vini Fantini), Mara De Juliis (Asd Filippide Montesilvano), Daniela Tiozzo Compini (Podistica New Castle), Lorena Casale (Runcard Fidal), Silvia Pizzuti (Bussi Runner), Ludovica Di Crescenzo (Atletica Lido delle Rose) e Francesca Carrozza (Runcard Fidal).

Poi ci sono stati tanti vincitori nelle varie categorie articolate per dare spazio e visibilità a tanti partecipanti.

Un abbraccio affettuoso a Nicola Mincone, (e ai suoi collaboratori), la cui amicizia datata 1971 mi è molto cara.

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