Il campionato è agli sgoccioli ed uno degli aspetti tattici più visti è la costruzione dal basso.
Quando si parla di costruzione dal basso, si intende generalmente la ripresa del gioco dalla rimessa dal fondo che inizia con un calcio del portiere verso i giocatori più prossimi nella sua porzione di campo.
Prima che questa moda prendesse piede, lo schema di base del calcio era una formula ben collaudata: Lancio lungo del portiere – o del difensore centrale – sponda di testa del centravanti grande e grosso, tentativo di inserimento di un giocatore più veloce.
In cosa consiste la costruzione dal basso?
Nel calcio moderno è sempre più comune cercare di creare spazi di gioco attraverso il movimento del pallone, in maniera da influenzare gli spostamenti degli avversari e liberare così i propri compagni dalle marcature.
Per ottenere quindi spazi in fase offensiva, si tende sempre di più ad evitare rinvii lunghi in verticale dove gli attaccanti sono facilmente sovrastati dai difensori.
Nelle ultime due stagioni poi è stata introdotta una modifica regolamentare che consente ai giocatori di ricevere il pallone rinviato dal portiere anche all’interno della propria area di rigore, al fine di velocizzare le rimesse in gioco.
Questa modifica del regolamento, che prevede anche che un attaccante possa intercettare la palla prima che esca dall’area, ha portato ad una serie di conseguenze legate l’una all’altra che hanno cambiato la faccia di molte partite: portieri e difensori sono portati a scambiare palla già all’interno dell’area, gli attaccanti cercano quindi di portare pressione fin da subito al fine di indurre all’errore in una porzione di campo maggiormente pericolosa, i difensori cercano di attirare gli attaccanti in pressing in maniera da liberare i compagni in posizione più avanzata e far risalire più agevolmente la squadra.
Il ruolo del portiere nella costruzione dal basso è diventato ancora più importante: dal momento che il portiere è normalmente l’uomo più libero dalla pressione avversaria e che ha la miglior visuale sul terreno di gioco, viene sempre più spesso chiamato ad essere il primo giocatore ad impostare la manovra offensiva.
Al giorno d’oggi ad un portiere non è più richiesto semplicemente di essere bravo tra i pali e nelle uscite, ma deve avere anche una solida base tecnica per gestire il pallone, evitando il pressing avversario passando e ricevendo la palla dai compagni.
Uno dei più fruttuosi e moderni esempi di costruzione dal basso visti in tempi recenti è stato il gioco del Venezia di Paolo Zanetti nella Serie B 2020-2021, quando la squadra lagunare, partita con ambizioni di salvezza, conquistò la Serie A attraverso i play-off imponendosi grazie al gioco predicato dal suo giovane tecnico.
Il Venezia di Zanetti praticava una particolare costruzione dal basso, in cui portieri e difensori attiravano gli avversari verso un lato della propria linea difensiva, attuando un fraseggio che spinge l’avversario a lasciare scoperto il lato di campo opposto.
In questa maniera i lagunari potevano ricorrere a dei lanci lunghi verso la fascia opposta a cercare gli esterni, rapidi e bravi negli inserimenti, che avevano, così, la possibilità di colpire avendo campo a disposizione.
Il vantaggio della costruzione dal basso è quello di far partire l’azione offensiva dalla propria linea difensiva, dando così l’opportunità ad un numero maggiore di giocatori di smarcarsi e prenderne parte.
L’altro lato della medaglia ovviamente è che un errore in una zona di campo pericolosa, con la squadra disposta secondo un assetto offensivo, rischia spesso di trasformarsi in una chiarissima occasione da gol per gli avversari.
Una palla persa nella propria trequarti per un errato fraseggio tra portiere e difensore rappresenta un grosso pericolo.
Andando a vedere i dati relativi agli ultimi campionati, vediamo che la percentuale di palle perse sui rinvii lunghi da parte del portiere è maggiore rispetto a quelle perse iniziando l’azione dal basso, ma soprattutto si vede che i tiri in porta generati da un’azione partita da un rinvio lungo sono circa un terzo di quelli che sono invece frutto di una costruzione dal basso.
Un’efficace costruzione dal basso permette di creare superiorità numerica e controllare la partita attraverso il possesso palla.
Ovviamente, per essere efficace, alla base deve esserci la qualità tecnica dei giocatori e tutta una serie di esercizi in allenamento che portino la squadra ad assimilare e ad eseguire in maniera automatica i movimenti necessari per costruire l’azione dal basso.
Personalmente, il ricorso eccessivo a questa azione mi infastidisce, preferisco un portiere intelligente che sappia, anche con le mani dare il pallone ad un suo compagno che parta deciso a continuare l’azione di attacco senza i tanti passaggetti “dai e vai” che spesso fanno subire dei “gollonzi” di Altafini memoria.
A voi piace?