L’intelligenza artificiale sta cambiando e rimodellando le società, non solo quelle sportive.
Presto le organizzazioni saranno costruite sull’intelligenza artificiale, ma gli algoritmi già oggi sono entrati prepotentemente nella nostra quotidianità.
I più “datati” ricorderanno che la domenica pomeriggio, spesso, si passava con la radiolina appoggiata all’orecchio per ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto”, la radiocronaca in diretta dagli stadi per seguire le partite del campionato di calcio.
Ma si seguiva il calcio anche per il Totocalcio, un gioco il cui scopo era prevedere il risultato delle partite. Oggi il Totocalcio ha perso di interesse, le partite, per esigenze televisive, vengono giocate non solo alla domenica ma anche in altri giorni, ci hanno rifilato lo “spezzatino”.
Ma c’è chi non ha smesso di fare pronostici.
In un laboratorio dell’Università di Pisa e del CNR, ci sono computer che valutano i giocatori delle varie squadre del campionato, altri computer simulano gli incontri dei vari campionati.
Gli informatici, dopo aver attentamente studiato i risultati dei vari campionati e per diverse stagioni, dicono che la squadra che riesce a fare più passaggi ha maggiore probabilità di vincere. L’algoritmo si basava sul numero di passaggi effettuati dalla squadra e non sul numero di goal segnati ed hanno azzeccato le classifiche finali di vari campionati italiani e stranieri.
L’algoritmo è stato poi affinato considerando le eccezioni che in taluni casi avevano assegnato lo scudetto a una squadra diversa dalla realtà. Oggi questi algoritmi sono utilizzati dai dirigenti delle società sportive per la scelta dei calciatori da acquistare o vendere, per evitare infortuni durante allenamenti. Dalle società di scommesse per meglio comprendere le probabilità di vincita di una squadra rispetto all’avversaria.
Al giorno d'oggi è apprezzato che il calcio professionistico, pur presentando caratteristiche uniche
per quel che concerne l’aspetto sociale e la maniera in cui coinvolge i tifosi, non rappresenti soltanto un'attività, ma un vero e proprio business in grado di generare profitti attraverso la gestione e la commercializzazione di risorse tangibili, intangibili e finanziarie. Di conseguenza, la gestione e la “governance” del calcio moderno non devono essere trattate in modo diverso rispetto alle attività di gestione in altri settori.
Tornando ai risultati delle partite si è capito che sia le prime che le seconde tendono ad aumentare il loro possesso palla nelle fasi di partita in cui si trovano in svantaggio. Questo può essere spiegato dal fatto che le squadre che stanno perdendo impiegano uno sforzo maggiore per riacquistare il possesso della palla. Inoltre, la scoperta più interessante di questo studio riguarda il fatto che le squadre di alta classifica mostrino un possesso palla superiore rispetto alle squadre di bassa classifica nei momenti di vantaggio. Questo suggerisce che il possesso palla non debba essere considerato solo come un mezzo in grado di creare occasioni da gol, ma anche come uno strumento di difesa da parte delle squadre (più si tiene il pallone, meno questo sarà tra i piedi dell’avversario, meno saranno le occasioni da gol da esso create).
Dal momento che il possesso palla sembra essere una strategia di gioco in grado sia di creare occasioni da gol sia di difendere il vantaggio maturato, è opportuno ipotizzare che questo fattore sia in grado di incrementare le performance di una squadra.
Le variabili che hanno dimostrato di poter influenzare significativamente il punteggio finale di una squadra sono il valore di mercato della rosa, la gestione del minutaggio ed il possesso palla.
Comunque, nel portare avanti analisi tecniche bisogna sempre considerare Il mondo del calcio, poiché caratterizzato da una fortissima interazione tra individui, può essere influenzato da un elevato numero di fattori, molti dei quali impossibili da misurare in quanto concernenti il livello di motivazione presente all’interno del gruppo e la percezione del clima aziendale e le “motivazioni personali” di chi comanda, cioè se è interessato a fare mercato per il business che ne deriva, o per migliorare le qualità tecniche e, quindi, i risultati sportivi finali.