Come mio solito, ho rivisto con calma la mia registrazione della partita Pescara Spoltore e ho avuto strane sensazioni. Di solito, quando si ha come avversaria una squadra più debole, il modulo di gioco della squadra più forte non subisce alterazioni nel corso della gara proprio perché la maggiore capacità di gioco offre tali garanzie di controllo della gara.

I moduli di calcio, per la verità, sono diventati i protagonisti del calcio quando, da un tipo di gioco più “spontaneo”, si è passati a un tipo di gioco sempre più tattico e costruito sia sulle qualità tecniche della rosa a disposizione, sia sulle caratteristiche degli avversari.  

I moduli di calcio vengono stabiliti dagli allenatori è compito loro, infatti, quello di studiare le caratteristiche tecniche dei giocatori a propria disposizione così da individuare gli schemi di gioco nel calcio che possono essere i migliori in base a questi elementi combinati insieme.

In sostanza, i moduli di calcio altro non sono che i diversi schieramenti in campo dei giocatori di una squadra: al calcio d’inizio di ogni match, infatti, i calciatori delle due formazioni che si affrontano si dispongono in campo in base allo schema di calcio stabilito in precedenza dal loro allenatore.  

Orbene, chissà quanti di voi che mi leggete, avete ascoltato le prime dichiarazioni degli allenatori che, appena arrivati, dicono di preferire per la loro squadra un modulo e via con i numeri: 4-4-2; 4-3-3; 4-3-1-2; 3-4-3 e via dicendo considerando che le combinazioni dei numeri possono essere tante, cioè ci dicono già quale modulo avrà la squadra senza ancora aver preso conoscenza della reale forza dei giocatori e, quindi, della rosa.

Siamo a fine luglio e molte squadre, compreso il Pescara, non ha ancora una rosa ben definita e gli allenatori stanno allenando giocatori che, forse, tra qualche giorno andranno in altre società...

Perché all’inizio del pezzo ho scritto “strane sensazioni”? Perché analizzando il gioco del Pescara, contro una formazione decisamente più debole, non ho capito, e me ne prendo tutta la colpa, qual è il modulo del tecnico del Pescara.

Vedendo le varie azioni e i movimenti dei giocatori utilizzati, mi sono ricordato del buon Bruno Pace quando, di alcuni allenatori con le idee ancora non chiare, diceva che utilizzavano il modulo: Sparpagliatevi...

Come dire mettere i giocatori sul campo e dir loro fatemi vedere che sapete fare, oppure mettere i giocatori sul campo nelle tre fasce di gioco, secondo le loro caratteristiche tecniche (difensori -centrocampisti - attaccanti), e vedere cosa succede.

Negli anni ho maturato una convinzione: sono i giocatori a fare un buon allenatore e non viceversa, eccezion fatta per alcuni veri tecnici di spessore. Pertanto, se il nostro Ferguson dei colli farà una squadra forte, sarà bravo l’allenatore, altrimenti questi correrà il rischio, come tanti in questi anni “sebastianei”, di venire rispedito a casa anzi tempo.

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna