In casa Pescara monta le protesta dei tifosi contro la proprietà, di seguito il comunicato dei tifosi del Pescara:

“Ci siamo incontrati pochi giorni fa, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che tutti insieme tutto si può fare; ci siamo lasciati con la promessa che quell'incontro sarebbe stato soltanto il primo passo di un cammino che ha come unico obiettivo quello di mandarlo via.

IL PRIMO APPUNTAMENTO E' PER SABATO 22 GIUGNO ALLE ORE 19 NEL PIAZZALE DELLA CURVA NORD: questa volta sarà un qualcosa che andrà anche oltre una semplice assemblea; ci ritroveremo per informare tutti riguardo la manifestazione che stiamo organizzando e lo faremo a modo nostro, RIBADENDO ANCORA UNA VOLTA QUALORA CE NE FOSSE BISOGNO CHI SONO I PESCARESI!! Saremo presenti con sciarpe, bandiere, fumogeni e striscioni e sarà solo un assaggio di ciò che verrà, della passione del popolo biancazzurro e della sua unità e fierezza...

IL SECONDO APPUNTAMENTO E PER SABATO 29 GIUGNO ORE 17.30 PIAZZA SALOTTO:
Questa è la data da cerchiare in rosso sul calendario di tutti, questa è la data dove PESCARA scende in piazza, unita e compatta...ultras e non, giovani e meno giovani, ma tutti accomunati dall'amore per i colori biancazzurri. Sarà l'occasione per far vedere quanto orgoglio ha il popolo pescarese e quanto forte sa urlare il proprio dissenso verso tutti coloro che abusano della nostra gloriosa maglia, presidente in primis. Questa è la data che dovrà restare nella storia, il punto di partenza di una rinascita attesa e voluta da tutti.

IL TERZO APPUNTAMENTO E' PER GIOVEDI 4 LUGLIO ALLA MADONNINA CON ORARIO ANCORA DA DEFINIRE: inutile spiegare l'importanza del 4 luglio, (ndc. Il 4 luglio è senza dubbio la festa preferita dai tifosi essendo il giorno della nascita dell’A.C. Pescara), noi come sempre ci saremo...
LA GENTE, LA CITTÀ, LA TIFOSERIA... TUTTI UNITI PER MANDARLO VIA!!!
PESCARA SIAMO NOI
SEBASTIANI VATTENE

Avendo vissuto da giornalista minuto per minuto la esecrabile gestione di Sebastiani, il peggior presidente mai visto a Pescara dal 1936 ad oggi, distintosi in questi dieci anni come un mercante preso solo dalla smania di guadagnare, sfruttando le potenzialità della società biancazzurra e operando sempre sulla pelle dei tifosi che non ha mai rispettato, devo, amaramente evidenziare che questa corposa operazione di contestazione non potrà arrivare a quanto il direttivo degli Ultras si prefigge.

Vediamo un po’ cosa dice la legge:

Nelle società per azioni, il potere di revocare uno o più membri dell’organo amministrativo è esplicitamente normato dall’art. 2383 comma 3 del C.C.: trattasi di un potere spettante all’assemblea in sede ordinaria, inderogabile ad altri organi e/o soggetti , con conseguente deroga dei poteri spettanti all’assemblea.
 “Gli amministratori […] sono revocabili dall'assemblea in qualunque tempo, anche se nominati nell'atto costitutivo, salvo il diritto dell'amministratore al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa.”

La revoca dell'amministratore di società a responsabilità limitata può essere disposta in ogni tempo dall'assemblea dei soci, anche in assenza di giusta causa ...

Cassazione 4.12.2019 n 31660 La giusta causa di revoca dell’amministratore ex art. 2383 cc (applicabile anche al presidente del CdA) consiste nell’esistenza di circostanze sopravvenute, anche non integranti inadempimento, provocate (o meno) dall’amministratore, le quali pregiudicano l’affidamento nel medesimo ai fini del migliore espletamento dei compiti della carica, dunque nella compromissione del “rapporto fiduciario”

In definitiva: “La revoca è atto discrezionale dell'assemblea ordinaria (2364) liberamente adottabile in qualsiasi momento.   

Come dire, in definitiva, che la tifoseria può solo bollare e bocciare il mercante per le sue operazioni calcistiche e le sue alchimie finanziarie (come dimenticare l’operazione Bond) che gli sono state possibili solo per la “copertura” avuta per anni.

Accusarlo pubblicamente, sputtanandolo, di aver pensato solo a far crescere il suo tesoretto personale fregandosene della crescita sportiva, tecnica, e finanziaria della società che ha un passivo di oltre venti milioni, solo qualche giocatore di proprietà e nessun immobile, visto che l’EKK lo acquistò con i suoi soci privatamente, con la Delfino Servizi srl, da non confondere con Delfino Pescara calcio srl.

Sbugiardarlo per tutte le dichiarazioni fatte, in questi ultimi anni, con l’appoggio di fedeli leccapiedi distintisi come reggi microfoni e mai capaci di fare analisi giornalistiche sull’operato del Ferguson collinare che ha manovrato centinaia di contratti con movimenti di giocatori, molti dei quali sconosciuti alla cittadinanza.

Potranno colpirlo nella tasca non abbonandosi e non recandosi allo stadio. Ma tutti sanno che la quota abbonati è una fetta piccola della massa di introiti societari che vanno dai contributi della Lega a quelli televisivi, dai contratti pubblicitari, dalle plusvalenze di cui è maestro, dai premi di valorizzazione di giovani calciatori di altre società ai quali garantisce i minutaggi necessari per aumentare il proprio valore di mercato.

Sono profondamente rattristato per come il Pescara sta vivendo questo periodo e credo che, con l’aiuto di personaggi quali Lotito, ed altri ben conosciuti dai tifosi locali, il mercante non andrà via, non si preoccupa delle critiche essendo abituato a ben altro, e continuerà a fare il comodo suo in attesa che amici politici gli spianino la strada per la costruzione del nuovo stadio e che gli garantirebbe la presenza di nuovi soci o di finanziatori esterni.

Pur riconoscendo, giornalisticamente parlando, una certa forza a queste tre manifestazioni, non mi aspetto nulla di diverso da ciò che il Ferguson fa oggi. Peccato proprio. E’ un dolore senza fine vedere il Pescara ridotto in queste condizioni da un mercante che, oltretutto, svenderebbe la società ad un presidente laziale... il che è tutto nauseante per il tifoso pescarese.

  

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