A Pescara si attendono risposte significative relativamente alla contestazione dei tifosi; alla risposta definitiva di Navarra; alla reale posizione attuale di Tesser e Triestina.
Si dice che nulla accada per caso: quelle che noi chiamiamo coincidenze o casualità, sono in realtà frutto della sincronicità.
Il primo a parlare di Sincronicità fu Jung, identificando in tale termine il vincolo tra due avvenimenti, che di per sé sembrano uniti da casualità, ma che in realtà nascondono un significato preciso per la persona che lo vive. In questo senso, Jung sottolinea l’intima connessione tra l’individuo e l’ambiente, che in alcuni casi cela un’attrazione così forte da realizzare quelle che noi chiamiamo coincidenze, ossia esperienze con un valore proprio e fortemente simbolico.
Normalmente questi tipi di esperienze compaiono nella nostra vita all’improvviso, ma molto spesso possono cambiare il corso della nostra vita.
Per questo dobbiamo essere aperti e ricettivi verso il mondo, per essere in grado di cogliere il momento esatto in cui si presenteranno.
Gli eventi sincronici, la maggior parte delle volte, nascondono un messaggio che ci indica la strada da percorrere. ,
In altra parole, tutto accade per una ragione: in primis perché siamo connessi gli uni agli altri, e in seconda istanza perché ci sono dei messaggi dietro quelle che chiamiamo normalmente coincidenze.
Quindi, non è una coincidenza che l’ira dei tifosi, molto evidente, ancorché poco evidenziata dalla stampa locale, ormai da anni sotto l’egemonia del duo Pierangeli Sebastiani, legati da vincoli di amicizia e di affari, sia esplosa nei giorni in cui Navarra, da tutti definito, ormai, presidente della Delino Pescara 1936, avrebbe dovuto sottoscrivere l’atto di acquisto delle azioni (che Sebastiani dice di avergli ceduto gratuitamente!?).
Nonostante il forte caldo e l'orario di appuntamento (ore 14) è stato molto efficace il corteo di contestazione contro il presidente Sebastiani indetto dagli ultras del Pescara e aperto a tutti i tifosi e ai cittadini.
Fatto importante, mentre la città chiede a Sebastiani di andarsene, lui caccia il coniglio dal cilindro e dice che si è già tirato fuori avendo offerto al signor Navarra la presidenza.
Navarra non è nuovo alle vicende sia sportive che economiche delle società di calcio e sono ben note le sue disavventure con Livorno, Frosinone, Pontedera...
Navarra è sostenuto da una Fondazione che è proprietaria terriera di ca. 700 ettari di patrimonio immobiliare, suddiviso in vari fondi, dislocati nella provincia di Ferrara: ciascuno di questi è composto da terreni coltivati e/o da immobili urbani e rurali concessi in affitto, e altri gestiti direttamente.
La politica aziendale di concedere a terzi la conduzione di gran parte del patrimonio garantisce alla Fondazione Navarra l'utilizzo di risorse economiche da essa derivanti per l'autofinanziamento dei progetti coerenti con i propri scopi istituzionali.
Come dire che Navarra ha i mezzi per acquisire la presidenza di un Club come quello pescarese.
Unico problema riguarda il fatto che Navarra, dovunque sia arrivato ha sempre messo gli occhi, e non solo quelli, sulle gestioni dei servizi di raccolta e stoccaggio dei rifiuti cittadini.
Già con Scibilia aveva tentato, inutilmente il colpo, qualche decennio fa!
Ora ci riprova fidandosi delle assicurazioni del suo potere in città, e in diversi “giardini politici”, garantito da Sebastiani il quale, a corto di contanti, per il momento ha chiesto, ed avrebbe ottenuto da Navarra, un intervento che non è, badate bene, un acquisto di azioni delle quali non si è parlato del loro valore e delle loro percentuali cedibili (parole di Sebastiani).
Come dire, mi servono soldi, me li dai, sai che ho una maggioranza bulgara della società, ci metteremo d’accordo.
Un accordo, per esempio, che ancora non si raggiunge nella questione allenatore.
Si registra, infatti, una frenata per l'arrivo di Tesser in panchina. Manca la risoluzione con la Triestina
Tesser, infatti, prima di mettere nero su bianco con il club pescarese, deve trovare l'accordo con la Triestina per la risoluzione del contratto firmato l'11 luglio 2023 e valido fino al 30 giugno 2025.
Ed è qui che sono emersi i problemi.
Stando a quanto ci è dato conoscere, fra le parti in causa non è arrivato l'accordo per l'addio.
Dopo l'esonero dello scorso 4 febbraio i rapporti fra l'allenatore di Montebelluna e la società alabardata non sono idilliaci e questo sta, almeno per il momento, impedendo la chiusura della querelle.
Tesser (66), nel corso della sua carriera, ha allenato anche Sudtirol, Cagliari, Ascoli, Mantova, Padova, Novara, Ternana, Avellino, Cremonese, Pordenone e Modena.
Quindi, avrebbe le carte in regola per accettare Pescara.
Ma ha le carte in regola Sebastiani per averlo a Pescara?