Sebastiani senza filtro: "Qui sembra che non si sia fatto nulla in questi anni, ma la Primavera che vince campionato e Supercoppa fa parte del nostro lavoro. Ragazzi che rappresentano il patrimonio del club. Dopo i successi della Primavera, rinnovo assicurato per Geria: Certo, sarà ancora con noi. È stato una bellissima scoperta, ringrazio Oddo che me lo ha fatto conoscere qualche anno fa. Il futuro? Io sono sempre ottimista, si può sbagliare, certo, ma in dodici anni non credo che qualcuno abbia fatto meglio di noi alla guida del Pescara".

Non risponde mai alle domande formulate da più parti. Non chiarisca mai se il Pescara ha debiti per oltre venti milioni o se è una società sana come sbandiera nelle sue omelie.

Parla, parla e sempre dagli stessi due microfoni che non accennano mai un minimo di contraddizione. Vorrei ricordare che il principio del contraddittorio consente a ciascuna delle parti di presentare alle altre che ascoltano l’insieme dei dati ritenuti più idonei al sostegno della propria tesi, interloquendo su analoghi elementi presentati dalle altre parti. Tale concetto postula che alle parti sia riconosciuta una posizione di parità.

Una parità mai consentita da Sebastiani che, come tutti i ducetti, parla da solo e spesso c’è da chiedersi se qualche volta riflette prima di parlare. Costretto per motivi professionali a prendere atto delle sue stravaganze dialettiche resto inorridito dinanzi alla palese faccia tosta del Ferguson dei colli che dice tutto e il contrario di tutto con una sicumera e con la certezza di potersi permettere tutto quello che vuole perché, tanto, il giornalista gli regge solo il microfono e non si permetterà mai di chiedere il perché delle sue strampalate motivazione sempre diverse pur nella unicità del problema.

Il Pescara è solido? Quanti debiti ha e quali sono? Quali gl’impegni a breve e a medio termine? Ha giocatori suoi e quali sono e quanto valgono? Il Pescara in dieci anni di presentazioni ufficiali di progetti quanti progetti ha realizzato, quali sono? Il Delfino training centre è ancora nelle possibilità di Sebastiani o il tutto torna a De Cecco e il “Centre” va a Silvi? Chi sono i reali supporter finanziari del Pescara? Come mai i potenziali suoi sostenitori hanno sempre “odori strani” e fanno temere il peggio?

Dica con chi va e le sarà detto chi è lei. Parli e rifletta e risponda senza nascondersi dietro la litania i tifosi non sono più tali ma sono commercialisti e vogliono sapere cose che riguardano solo la società.

Il fatto è che Sebastiani parla senza filtri e non riesce a mascherare i suoi sentimenti, pensieri o emozioni. Per questo motivo, tende a dire la prima cosa che gli passa per la testa, senza prima riflettere sulle ilarità che suscita. Tanto nessuno contraddice ed è simpatico il siparietto di lui che parla e del reggitore di turno che con la testa annuisce sempre come un servitore affezionato e rispettoso.  

Le persone senza filtri non riflettono sulle loro parole. Le lasciano andare e solo in un secondo momento affrontano le possibili conseguenze. Se arrecano danno a se stessi e si trovano in una situazione imbarazzante, la rendono ancora più scomoda dicendo il contrario in un’altra intervista a senso unico.

Raramente si mordono la lingua prima. Con Sebastiani non esiste contradittorio.

Per le persone senza filtri non esistono mezze misure. Vedono o tutto nero o tutto bianco. Inoltre, cercano di convincere gli altri a pensarla come loro. In sostanza, non concepiscono che possa esistere una via di mezzo che non sia la loro. Esprimono la loro opinione apertamente, senza paura di quello che potrebbero pensare gli altri. Questi ultimi, vedi i responsabili dei vari settori, però, vengono chiamati in causa e spinti a condividere la loro idea, a prescindere da cosa pensino davvero. In un modo o in un altro, il resto del gruppo si vede forzato ad affermare qualcosa che, senza pressioni, non avrebbe detto.

Solitamente, vogliono sempre avere l’ultima parole sulle decisioni che vengono prese. E se non sono d’accordo, manifestano il loro disaccordo definendo suoi nemici personali quelli che vorrebbero esprimere un parere difforme. Sono bravi nella manipolazione, perché si sanno ben destreggiare usando solo microfoni amici e collaudati nel servizio e sanno essere “molto cattivi” il che porta i reggitori di microfoni a continuare a tacere e annuire.  

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