In questo inizio di campionato parlano tutti di tecniche, di tattiche di previsioni sul campionato e su come per il Pescara ci sarà un solo obiettivo: tornare in Serie B.
Sebastiani da una parte dice di non pensare alle difficoltà del campionato perché ha messo su uno squadrone, mentre dall’altra dimostra di farlo tout court. Il suo ragionamento è un buon esempio di maniavantismo applicato.
Il Maniavantismo è un atteggiamento politico-mentale minimalista assunto dai
tifosi di qualsiasi colore prima dell'inizio del campionato.
Quando bisogna prendere delle decisioni ci si appoggia sempre al dettato di qualcuno che, pensiamo, sia un esperto e, quindi, dia fiducia. Ma perché non si riesce a scegliere comparando soltanto le caratteristiche dei giocatori? Siamo in un periodo di grande uso dei mezzi elettronici e quindi non dovrebbe essere difficile realizzare degli algoritmi che ci aiutino a capire le difficoltà o meno del campiona to e la possibilità di vincerlo o meno rapportando i valori della nostra rosa con quelli delle altre squadre. Certo non avremo la verità assoluta ma ci potremmo andare molto vicini.
Per concludere, i bias cognitivi (sono delle distorsioni che le persone attuano nelle valutazioni di fatti e avvenimenti.) sono necessari per aiutarci nella scelta.
Il nostro cervello fa fatica e consuma energia in questo processo, quindi è portato a velocizzarlo prendendo dei punti di riferimento, probabilmente sbagliati, ma di sicuro effetto.
E di questi bias fa uso costantemente il presidente Sebastiani per preparare le sue omelie da diffondere a mezzo radio e tv “personali”.
Intanto il Pescara ha superato il Grosseto in Coppa Italia e si prepara per la trasferta in provincia di Arezzo contro il Montevarchi.
Al termine della gara il mister Auteri: "Siamo cresciuti durante la partita, abbiamo fatto minutaggio per tanti giocatori che erano alla prima partita come Galano che ha disputato una buona partita ed è un giocatore importante.
Abbiamo sempre cercato di comandarla la gara e abbiamo anche creato delle situazioni importanti, il passaggio del turno che cercavamo l'abbiamo ottenuto con merito. La scelta aumenta ed è importante mettere a disposizione più uomini possibili, non ho mai avuto intenzione di schierare sempre gli stessi undici.
Tra i migliori, a mio modesto avviso, il giovane portiere Sorrentino: “Sono felicissimo per l’esordio. Il penalty? Non c’era, sono uscito per proteggere il pallone e Moscati è stato bravo a cercare il contatto, poi per fortuna l’ho parato! Mi alleno al massimo per dimostrare ad Auteri di essere pronto, ma non c’è nessun dualismo con Di Gennaro, abbiamo un ottimo rapporto, tocca all’allenatore scegliere chi deve giocare”.
Mi pare di intuire che in questa fase tutto fa brodo, sia le dichiarazioni di Sebastiani o di Auteri, l’importante è che si parli quotidianamente ai tifosi e li si renda duttili e pronti a ritornare alla cassa a prenotare il biglietto.