Servirebbero almeno cinque acquisti fino alla chiusura del mercato (30 agosto).
Il DS del Pescara Pasquale Foggia dovrà fare gli straordinari per rimediare alla pochezza del mercato condotto dal Ferguson collinare.
A breve verrà perfezionato lo scambio con il Crotone che prevede il trasferimento in Calabria a titolo definitivo dell'esterno offensivo Aristidi Kolaj e lo sbarco in Abruzzo con la stessa formula del terzino sinistro Carlo Crialese.
Le altre priorità sono il difensore centrale, l'esterno offensivo e il centravanti.
Nel primo caso il prescelto resta Alessandro Tuia, ex centrale di Cremonese, Salernitana, Lecce e Benevento, ma al momento c'è distanza sull'ingaggio e per strappare il sì del 34enne svincolato il Delfino dovrebbe aumentare l'offerta economica.
L'alternativa è l'esperto Tommaso Silvestri del Catania, 32 anni, oltre 200 presenze in C e 36 in B con i siciliani, Spal, Modena e Trapani.
Il Pescara è sempre più interessato a Shady Oukhadda ma il giocatore piace molto anche al Trapani e nelle ultime ore avrebbe chiesto informazioni anche il Benevento.
Parlando della situazione tecnica e delle possibilità del mercato, più volte il tecnico del Pescara, Baldini, ha detto che si aspetta una magia che lo aiuti a risolvere questi problemi che non sono di poco conto.
Anche perché, con la sua esperienza, sa bene che a pagare, in caso di mancato successo, sarà lui.
Non conosco personalmente il signor Baldin, quindi non posso capire il perché del suo interesse per la magia e non per la preghiera.
Quando l’uomo primitivo era in difficoltà si rivolgeva ai maghi, con il passare dei secoli imparò a rivolgersi alla religione, quindi alla preghiera.
La preghiera può essere la forma più potente di energia. Credere fermamente cambia la realtà. Le preghiere possono essere delle formule scientifiche per modificare la nostra vita.
La magia differisce dalla scienza in questo: ch'essa sbaglia nell'interpretazione di quelle due leggi fondamentali di associazione delle idee che sono: l'associazione per similarità (magia imitativa) e l'associazione per contiguità (magia contagiosa).
Data questa concezione, per il Frazer, la magia è più antica della religione, la quale implica la credenza in esseri spiritici superiori e la possibilità di piegarli con la preghiera e con il rituale, ammette cioè che l'ordine delle cose può essere cambiato a piacere di quegli esseri.
In appresso, quando lo sviluppo della riflessione mise in luce l'inutilità delle pratiche magiche, si concluse che il mondo procedeva nel suo ritmo solo in grazia di esseri superiori concepiti come simili all'uomo ma più possenti, e così nacque la religione.
La magia è un fenomeno prettamente mentale con il quale l'uomo arcaico, ancora senza strumenti per governare la sua realtà, si illudeva di riuscire a controllare gli eventi. Si può dire che la magia abbia precorso quel bias cognitivo che oggi gli psicologi chiamano "Illusione del controllo".
Ma cos'è la magia?
Secondo Ernesto De Martino la magia nasce per esigenze psicologiche, come soluzione a una drammatica crisi mentale di fronte a eventi inaspettati e sorprendenti vissuti dall'uomo arcaico nel corso della sua esperienza.
La religione, invece, è un culto ufficiale e pubblico compiuto dal sacerdote in rappresentanza di tutto il gruppo sociale; la magia è un rituale privato i cui riti sono eseguiti da un uomo che non riveste carattere pubblico e che serve interessi individuali. Né vale il dire che nelle società primitive il sacerdote e il mago sono riuniti nella stessa persona, che è quella del capo del gruppo sociale, giacché gli atti da essa compiuti nell'interesse di tutto il gruppo, anche se pieni di elementi magici, sono atti religiosi.
Il ricorso ai poteri magici è lo strumento che ha preso forma in alcune epoche e civiltà per riscattare la presenza dal rischio di non avere più un corretto e felice rapporto col mondo.
La preghiera, invece, è come l’ossigeno della vita, la preghiera è come attirare su di noi la presenza dello Spirito Santo che ci porta sempre avanti.
La preghiera non è magia. È comunione con Dio che, quando si realizza, si trasforma in comunione con gli altri diventando capacità di ascolto, sostegno, solidarietà, fratellanza. Questo è il vero miracolo.
Orbene, se proprio il Pescara, per salvarsi, deve appoggiarsi a qualcosa di trascendentale, lo faccia con la preghiera e non con la magia anche se, da giornalista, esorterei il mercante ad aprire la borsa e spostare una somma concreta dal suo tesoretto personale alla soluzione dei problemi tecnici della squadra.