Per la partita contro la Fermana di mister Mosconi, che ha già più di un piede e mezzo in serie D, si dovranno valutare le condizioni di Merola, che domenica scorsa ha stretto i denti ed è sceso in campo nonostante non avesse del tutto smaltito l'affaticamento muscolare che ne aveva penalizzato la precedente settimana di lavoro.
A Fermo torneranno tra i convocati anche Pellacani e Masala.
Niccolò Squizzato era diffidato contro l'Ancona ha rimediato il cartellino giallo (il decimo stagionale) che ha fatto scattare automaticamente la sanzione di un turno di stop.
Tornerà dunque arruolabile per il primo atto della maratona playoff. A sostituirlo nel cuore del reparto mediano biancazzurro sarà Matteo Dagasso, l'escluso eccellente dall'undici iniziale contro i dorici ma il migliore (con Accornero) una volta entrato in campo.
L'inizio dei playoff potrebbe slittare almeno di una settimana rispetto alla data ufficiale di partenza, fissata al 4 maggio per il primo turno della fase a gironi (gara secca sul campo della squadra meglio posizionata in classifica).
Il Taranto, infatti, squadra ora quarta nel Girone C a braccetto con la Casertana e a 4 punti dal tandem campano Benevento-Avellino che condivide la seconda piazza dietro la già promossa Juve Stabia, ha ufficialmente comunicato che impugnerà la sentenza con la quale è stata inflitta al club jonico una penalizzazione di quattro punti in classifica.
«La decisione della Corte Federale, peraltro assunta nel momento decisivo del campionato, ha modificato e ribaltato l'orientamento espresso in materia nell'ultimo decennio dagli organi di giustizia sportiva», si legge nel comunicato della società del presidente Massimo Giove, «per cui appare inevitabile ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni perché venga definitivamente chiarita la delicatissima questione».
Il Pescara deve vincere contro la Fermana per non perdere un’altra posizione in classifica.
Guardo le cifre, confronto le posizioni, cerco di rifare un esame delle squadre che parteciperanno ai play off e, forse per la stanchezza o forse per il caldo anomalo di questi giorni dal clima bizzarro, mi ritrovo a sognare.
Il sogno è un mondo affascinante, tenebroso, misterioso che ci fa viaggiare talvolta in dimensioni parallele e apparentemente sconosciute della nostra psiche, capace di farci vivere una realtà appetibile e meravigliosa alcune volte, altre volte un po’ più spaventosa ed enigmatica in base alla tipologia di sogno che facciamo. Perché i sogni possono condizionare le nostre giornate ed essere in qualche modo così presenti nella nostra quotidianità?
I sogni abitano nel nostro inconscio che rappresenta la parte più profonda della psiche umana dove dimorano le nostre paure più grandi, desideri rimossi e inaccettabili, residui diurni della nostra quotidianità, ricordi rimossi e traumatici, esperienze infantili etc.
La psicoanalisi si occupa principalmente di fornire strumenti per poter dar voce all’inconscio della persona attraverso tecniche precise (come le libere associazioni, interpretazioni di sogni e fantasie). Uno degli strumenti per eccellenza per accedere all’inconscio è proprio il sogno.
Il sogno è come un teatro dove viene messo in scena il “non detto” o un ricordo mascherato, dato dalla difficoltà e implicazione emotiva che questo ricordo, se reso accessibile alla coscienza, può comportare. Tuttavia, il sogno racchiude un ventaglio di esperienze e vissuti molto importanti della persona e fornisce una chiave per una conoscenza di sé a 360 gradi.
È come se rappresentasse il fondale marino al di sotto del quale navigano tutti i ricordi, vissuti emotivi ed esperienziali, paure, desideri di cui noi non abbiamo consapevolezza, o almeno in parte. È come se vivessimo due vite: la vita di tutti i giorni, la quotidianità di cui facciamo esperienza e di cui soprattutto siamo più o meno consapevoli, e la vita onirica notturna, talvolta diurna (il riposo mattutino o pomeridiano).
Sulla base di questi sogni ho immaginato un Pescara forte, pimpante, capace di giocate precise senza errori, di ripartenze improvvise e di tiri nella porta avversaria da tutte le posizioni. Ho visto un Cuppone finalmente capace di gestire il pallone e di scaraventarlo in rete; ho visto dei centrocampisti illuminati nella creazione del gioco e dei difensori abili e puntuali negli anticipi; insomma una goduria con il Pescara in Serie B e con i tifosi finalmente contenti.
La felicità sportiva, però, è finita subito.
Maggie, la mia pelosetta, mi ha richiamato con i suoi abbai ricordandomi che era l’ora del suo pasto e che i sogni sono soltanto sogni... però, chissà che non sia stato un sogno premonitore?
Lasciami sognare!
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(Grazie a Luigi la Verghetta per il suo contributo)
