Domani sera trasferta allo Zini di Cremona, città conosciuta come la città delle tre T: Torrazzo, uno dei campanili più alti del mondo e simbolo della città e Torrone, che qui è nato 500 anni fa e che poi è diventato famoso in tutto il mondo. La terza T è dedicata a Tognazzi, il grande attore e appassionato cuoco nato in città.

Oltre al torrone e alla pasticceria in genere, è molto famoso il Gran Bollito accompagnato dalla famosa mostarda di Cremona, frutta candita con aggiunta di senape.

Gli sportivi biancazzurri si augurano fortemente che il Pescara non vada a Cremona per il torrone o per fare la figura del “gran bollito”.

A dare un pizzico di fiducia in più per questa partita, il cui risultato è determinante, è la considerazione che Legrottaglie ha quasi del tutto ignorato il turnover, preferendo una gestione attenta delle risorse fisiche. Con questo ha confermato di avere puntato un gruppo abbastanza ristretto di giocatori. Da un lato può essere un bene, perché aiuterà a meccanizzare i movimenti, dall’altro si rischia di pagare sul piano della fatica. Il tecnico è tornato al 4-4-2 e i fatti, per ora, gli hanno dato ragione.

Dal canto suo la Cremonese si ritrova senza il mediano Arini, squalificato, e senza il tecnico Bisoli in panchina, anche lui fermato dal giudice sportivo. I grigiorossi, con tre ex in campo (Ciofani, Valzania e Crescenzi), non avranno il terzino Migliore, anche lui fuori per non aver accettato il prolungamento del contratto fino ad agosto.

Il Pescara ritrova, invece, Masciangelo e Bettella dopo la squalifica. Entrambi potrebbero giocare dal primo minuto nel 4-4-2 confermato da Legrottaglie, il terzino titolare, se Crecco viene avanzato per dare respiro a Memushaj, il centrale al posto di Drudi, acciaccato, con Scognamiglio. Palmiero scalpita per tornare a giocare a centrocampo, Maniero per la conferma in attacco accanto a Galano. Ancora da valutare sia Campagnaro che Bocic, che potrebbero essere disponibili alla prossima in casa contro il Perugia.

Comunque, senza fare voli assurdi, è scontato che si andrà avanti con il 4-4-2, con Balzano e Zappa a destra, Crecco e Memushaj a sinistra (o Masciangelo e Crecco, con un turno di riposo per l’albanese). In mezzo, Palmiero è disponibile e potrebbe prendere il posto di Kastanos. Maniero o Pucciarelli con Galano. Bettella in difesa con Scognamiglio, riposo in vista per Drudi. E ci sono anche Elizalde e Manè a disposizione.

Franck Kanoutè rientra al Pescara dopo il prestito al Cosenza. Il centrocampista non ha accettato il prolungamento del prestito con i calabresi fino al 1° agosto e così torna al Delfino, anche se non potrà giocare con la maglia biancazzurra fino al termine di questa stagione. Per il mediano ex Juventus si profila un nuovo trasferimento nella prossima stagione: il Pescara lo cederà ai francesi del Monaco, in Ligue1, per due milioni di euro, da dividere con la Juventus che vanta i diritti sul 50% della futura rivendita.

Sempre relativamente alla partita di Cremona, il tecnico Giorgio Repetto, che ci è facile considerare il miglior elemento che ha la Pescara calcio a livello di conoscenza tecnica del calcio in generale e dei giocatori in particolare, ha precisato il suo pensiero: “Cremona Pescara è la partita chiave della stagione, non perdere allo Zini significherebbe tenere a distanza un diretta concorrente con altri sei incontri da disputare. A quel punto sarebbero sufficienti altri 5 o 6 punti per ottenere la salvezza. Dobbiamo restare concentrati e tenere alta l’attenzione. Contro l’Empoli la squadra mi è piaciuta, ha giocato con intelligenza creando tante occasioni. Per me con 45 - 46 punti la permanenza in B sarebbe garantita.”

Il Pescara non ha perso pezzi dopo la scadenza del 30 giugno. Rinnovati tutti i prestiti in essere fino al prossimo 1 agosto, prolungati i contratti in scadenza per un altro mese. Legrottaglie potrà quindi contare su tutta la rosa disponibile per la volatona salvezza che scatta domani sera alle 21 a Cremona. Sette giornate dividono il Delfino dalle vacanze. Sette turni per chiudere i conti: servono ancora sei punti per essere tranquilli. Sebastiani ha ottenuto la massima disponibilità dai calciatori in scadenza, come Campagnaro, Bruno, Farelli, Del Grosso, Maniero e Bojinov, mentre i club proprietari dei cartellini di diversi protagonisti non hanno creato problemi per il prolungamento del prestito: da Bettella a Clemenza, da Kastanos a Melegoni, da Pucciarelli a Pavone.

Domanda finale: Come mai un tecnico della levatura di Repetto viene tenuto in disparte e a lui sono preferiti elementi come Bocchetti che, seppure bravi ragazzi, non hanno nulla per “avvicinarsi” alla competenza di Repetto?

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