La conosciuta espressione Vox Populi, vox Dei (“Voce di popolo, voce di Dio”), si adopera per affermare e rivendicare che l’opinione e il consenso popolare hanno sempre l’avallo divino e che quindi quel che il popolo crede, afferma, e soprattutto reclama, sia sempre vero, giusto e sacrosanto.

Ma questo popolare detto, che si fa impropriamente risalire alla Bibbia stessa (Isaia), e che pare coniato dal filosofo e teologo anglosassone Alcuino di York, non sembra trovare d’accordo Dio, anzi, la Sacra scrittura sembra insegnare il contrario, e invita a diffidare dell’opinione popolare che, spesso, credendo di esprimere la volontà del popolo, non fa altro che realizzare quella dei potenti che lo sottomettono.

Tutto il popolo è d’accordo: Colombo, ancorché abbia qualche errore di troppo sulla coscienza, è un gran signore che, capita la situazione, si è dimesso senza aspettare che venisse esonerato e in tal modo ha fatto risparmiare bei soldini al presidente.

Tutto il popolo è d’accordo: Zeman, come già accaduto nel recente passato, è chiamato per tacitare il popolo biancazzurro e far sì che il buon Sebastiani sia citato come amico del popolo biancazzurro: volete Zeman? E io vi do Zeman. Però per evitare che un eventuale suo flop mi venga addebitato, ho insistito nel dire che tutte le scelte le ha fatte Delli Carri.

Tutto il popolo è convinto che il bubbone della Pescara calcio sia Sebastiani: a Pescara si dice che il pesce puzza dalla testa.

Sebastiani comanda a modo suo, da dittatore, salvo poi dare le colpe sempre agli altri, lui non sbaglia mai, trova sempre il capro espiatorio. Vi ricordate il modo indegno riservato ad un tecnico di valore come Giorgio Repetto?

Tutto il popolo è d’accordo che anche il potere autoritario più violento e schiavizzante, se si mantiene nel tempo, ha un reale consenso dalla popolazione, vi è in essa come
una volontarietà al servilismo.

Voglio dire che c’è una facilità con cui l’essere umano è tentato da logiche servili, come se il servilismo fosse insito nella sua stessa natura e per dieci anni Sebastiani ha cloroformizzato l’ambiente.

Altrimenti non si capirebbe come alcune persone, rasentando anche il ridicolo, facciano finta di non capire che in questi dieci anni Sebastiani ha fatto solo il suo comodo; ha imperversato con le sue omelie televisive; ha comprato e venduto per centinaia di milioni; non ha fatto crescere il patrimonio della Pescara calcio; dalla A ha portato la squadra in C; dal 2010, ha cambiato 28 (!) allenatori comprendendo dei ritorni come Oddo e Zeman.  

Eppure qualcuno, stupidamente, osa dire, forse perché ignorante, nel senso che ignora i fatti, che le critiche gli sono rivolte per motivi personali extra calcistici.

Cioè, non sapendo spiegare come e perché il suo servilismo accetti lo strapotere di Sebastiani, accusa il giornalista di avere motivi personali... Vivaddio la stupidità è nell’uomo, ma non fino a questo punto.

Né ci si può nascondere e giustificarsi dietro il non sapere, il non avere cultura, o nell’essere un imbianchino di strada.

Mi viene in mente una frase dell’Antico Testamento: l’uomo è uno stupido, è un testardo che non vede. L’unico animale del creato che mette la gamba sulla stessa buca, è l’uomo. Il cavallo e gli altri no, non lo fanno. C’è la superbia, la presunzione di dire: “No, ma non sarà così…”. E poi c’è il dio Tasca, no? Non solo sul creato: tante cose, tante decisioni, tante contraddizioni e alcune di queste dipendono dai soldi… L’uomo è uno stupido, diceva la Bibbia. E così, quando non si vuol vedere, non si vede. Si guarda soltanto da una parte.  

E di questa stupidità si fa forte  Sebastiani che non accetta le critiche fidando su  una stampa allineata e coperta che non fa critiche ma legge le sue veline.

Tutto il mondo calcistico pescarese è convinto che deve essere considerato benvenuto Zeman.  Da giornalista prendo atto e dico che è un bene dare uno scossone all’ambiente, ma non sono però convinto che Zeman abbia fatto la scelta giusta. Sicuramente lui farà comodo a Sebastiani ma a mio parere ha tutto da perdere in questa situazione che è figlia, ribadisco, dei due mercati fatti male da Sebastiani e non da Delli Carri che di Sebastiani è un collaboratore e basta, a rimetterci sarebbe solo e soltanto Zeman.

Dire questo per l’imbianchino significa essere nemico personale del presidente per motivi extra calcistici? Ma torni al pennello e lasci parlare di calcio chi ne sa.  

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