Il calcio italiano corre ai ripari contro il Covid-19. Si va verso l’allargamento delle liste per le squadre di Serie A e Serie B a 30 calciatori.

Una proposta al vaglio degli organi competenti, la sensazione è che si vada in questa direzione.  

C’è voglia di continuare il campionato. E l’idea di allargare le liste piace non poco ai piani alti.  

Il presidente Sebastiani dalla sua emittente di riferimento dice a chiare lettere, ogni volta che può, che sta ringiovanendo la rosa e che sta puntando sui giovani. E, alla domanda quanto valuta la sua azione di mercato, senza battere ciglia dice che si dà un sette per come ha gestito le varie operazioni.

Il Pescara lavora ancora per la difesa. Già scartata l'ipotesi Hertaux, 32 anni, ex Udinese e Salernitana, la società valuta alcuni profili che a gennaio potrebbe muoversi. Non solo il 35enne Rossettini, che però alla fine ha deciso di restare a Lecce anche per la prossima stagione: “Il giocatore voleva avvicinarsi a casa, a Padova, e gli abbiamo fatto una proposta molto valida, con due anni di contratto e parte dell’ingaggio coperta dal Lecce. Il ragazzo, però, vuole giocarsela a Lecce ancora per un anno e poi trovare una soluzione”, così ha spiegato con la sua solita articolata dialettica il Ferguson nostrano.

Il calcio italiano non è per i giovani. L’età media dei calciatori nel campionato italiano è tra le più alte d’Europa: 27 anni e 46 giorni. Nei cinque maggiori campionati d’Europa solo la Liga ha un’età media superiore a quella della Serie A. In Bundesliga si viaggia sui 26 anni e 43 giorni.

Ho controllato le carte di identità dei nostri biancazzurri:

Fiorillo (anni 30); BELLANOVA (anni 20), Drudi (anni 33) BOCCHETTI (anni 33), JAROSZYNSKI (anni 26); Busellato (anni 27), VALDIFIORI (anni 34), OMEONGA (anni 24); Galano (anni 29), MAISTRO (anni 22); ASENCIO (anni 22).  Questa, al momento, parrebbe essere la formazione titolare.

Alternative per il ruolo di titolare: Cacciatore (anni 34), Balzano (anni 34), Scognamiglio (anni 33) per una età media di 28,64, il che dimostrerebbe che la rosa del Pescara non è proprio giovane e che quelli presi, essendo dei prestiti, saranno solo operazioni alla “sebastianese” che tutti, nell’ambiente, ormai conoscono e condannano sul piano tecnico sportivo ma che sono delle genialate sul piano economico privato…  

Comunque, al tifoso tutto ciò importa poco, quello che conta è che Sebastiani ha tenuto (con quanta fortuna lo sanno tutti) la squadra in B ed ora ha presentato una rosa da sette, dice lui, e punta ai play off anche se non ha chiesto a Oddo di vincere il campionato.

Quindi, evviva la gioventù, e che il divertimento sia garantito, nonostante il corona virus.

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