Quello che temevo, analizzando con spirito sereno e professionale, le varie vicende dall’inizio del torneo, si è avverato: dobbiamo credere in un miracolo che ci di la vittoria questa sera. Anche un pareggio, se non sostenuto da risultati favorevoli, sarebbe inutile.
Quello che mi ha depresso, da sportivo e da tifoso, in questi mesi, è la reiterata dimostrazione di incapacità e di arroganza da parte di un presidente che ha messo il cuore in soffitta ed ha espresso solo la sua genialità di commerciante e di speculatore del calcio.
Che sia un genio del male lo hanno confermato le tante operazioni di cessioni sbagliate ma redditizie, le tantissime movimentazioni di circa duecento giocatori tra titolari, riserve, elementi della giovanile, finti giocatori per le plusvalenze fittizie, e tutto quanto gli è stato possibile inventarsi per accrescere il fatturato che non ha incrementato di un euro il patrimonio sociale.
Un genio del male che ha saputo articolare le sue posizioni, con amicizie “pelose”, e che ha fatto continuare alcuni tifosi sprovveduti a giustificare il suo operato ciechi dinanzi alle verità proposte dalla gestione di uno che continua a dire di non avere colpe personali, che tutti hanno sbagliato, che sta cercando colpevoli utili ad alleggerire le sue colpe e, forte dell’appoggio di una stampa inesperta, imbelle e collusa, è convinto di poter ancora abbindolare una città che ha cominciato a capire e a prendere le distanze.
Credere nel miracolo.
E’ l’unica cosa che ci resta.
Qualcuno richiama alla memoria la capacità avuta di battere il fortissimo Benevento, ma dimentica che c’erano Machin e Galano in splendida forma. Ora c’è il solo Galano ma che, ad onor del vero, per quanto bravo, fantasioso, esperto, non può ribaltare un risultato da solo… a meno che non accada, dicevo, un miracolo.
Mancano poche ore e tutti sono presi dalla smania di fare previsioni, anticipare i risultati delle diverse combinazioni, ma è tutto un fiorire di pensieri atti solo a far passare il tempo per arrivare al fischio di inizio.
Speriamo nel miracolo.
Sperare. Sperare sempre. Anche quando umanamente può sembrare irragionevole.