A febbraio leggemmo: si comunica che, all’esito dell’assemblea straordinaria elettiva della lega italiana calcio professionistico del 21 febbraio 2024, è risultato eletto, ai sensi dell’art. 26, comma 4, dello statuto, quale consigliere federale, il sig. Daniele sebastiani.
Cosa è e quali poteri ha il consiglio federale?
È l’organo normativo, di indirizzo generale e di amministrazione della Figc. I principali atti normativi emanati dal consiglio federale sono: le norme organizzative interne federali (noif), il codice di giustizia sportiva e la disciplina antidoping, le norme di controllo delle società di calcio e il manuale delle licenze nazionali e UEFA.
Le altre principali funzioni riguardano la nomina dei componenti delle commissioni e degli organi di giustizia sportiva, l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo, l’approvazione dei programmi nazionali ed internazionali, il coordinamento dell’attività agonistica demandata alle leghe e l’approvazione delle delibere sull’ordinamento dei campionati.
Il consiglio federale, inoltre, esamina i ricorsi presentati dalle società per l’ammissione ai campionati di competenza, approva gli statuti e i regolamenti delle leghe, dell’aia e dei settori e i regolamenti elettorali delle componenti tecniche.
In ambienti molto vicini alla Figc mi è stato precisato che il signor Sebastiani non si vuole limitare al semplice ruolo di consigliere federale ma punta in alto spinto in questo suo desiderio di primeggiare da Lotito che non ha buoni rapporti con il presidente Gravina che, come ricorderete, cominciò la sua scalata di dirigente federale proprio partendo dalla presidenza del Castel di Sangro.
Gravina in questi giorni è indagato a Roma per una presunta tangente da 250 mila euro. L’indagine parte dall’affidamento di un appalto in cambio del pagamento di opzioni d’acquisto su libri antichi di proprietà del numero uno della Federcalcio.
Cominciamo col dire che la notizia non è fresca: esiste un fascicolo in realtà aperto da tempo. Perché viene fuori soltanto ora?
Perché fa parte di quelle sotto inchiesta da parte della procura di Perugia. La segnalazione è avvenuta però dalla procura di Salerno con dati forniti da un ex collaboratore di Gabriele Gravina, Emanuele Floridi, considerato oggi uomo molto vicino al presidente della Lazio Claudio Lotito. Il sospetto è che ci possa essere la mano di quest’ultimo che non ha un rapporto ottimo, per usare un eufemismo, con il numero uno della Figc.
L’indagine riguarderebbe una transazione che risale al 2018. Il contratto riguarda la Lega Pro e la Isg, società specializzata in piattaforme digitali. L’oggetto del contendere sarebbero i diritti televisivi e da lì si apre un mondo. Da qui, infatti, nasce tutto con la segnalazione partita proprio da Lotito come una sorta di vendetta per la vendita della Salernitana. Dentro la storia, destinata ad allargarsi a macchia d’olio, c’è Michele Punsi, dirigente della sicurezza di Telsi, controllata da Tim, che avrebbe ricevuto il dossier per motivi ancora ignoti.
Infatti ciò che Claudio Lotito non ha mai digerito è stata la vendita della Salernitana, imposta dal sistema calcio data la regola sull’impossibilità di presiedere due club della stessa categoria. Secondo i magistrati di Perugia il dossier contro Gabriele Gravina sarebbe stato costruito interamente grazie alle dichiarazioni di Floridi. Questa tesi è stata smentita dal PM Antonio Laudati, il quale si è limitato a dire di essersi basato semplicemente sul fascicolo della Dda di Salerno. Il problema è che da Perugia non ci credono e vogliono verificare se dietro tutto ciò ci sia un mandante.
Mi è stato assicurato che “l’operazione scalata” da parte di Sebastiani è sostenuta dallo stesso Lotito che ha molta stima del presidente della Pescara calcio che con Sebastiani in questi ultimissimi anni ha realizzato diverse significative operazioni calcistiche.
Ora si capisce bene che, avendo queste mire importanti, Sebastiani non può lasciare la società biancazzurra perché altrimenti, perderebbe la chiave che gli aprirebbe la scalata ad un posto di rilievo nazionale oltre alla perdita di una gallinella dalle uova d’oro.