Aiutato da una traversa amica contro la Juve Stabia e da un errore di Iemmello del Catanzaro dal dischetto, il Pescara rosicchia due punti al Catanzaro e, pur restando in terza posizione, si avvicina alla vetta.
Domenica prossima, dopo il turno infrasettimanale di Coppa Italia, potrebbe ancora migliorare la classifica dovendo incontrare in casa un non irresistibile Gelbison mentre Catanzaro e Crotone dovranno vedersela in uno scontro diretto.
Questa è la serie C.
Un inferno di partite che sono giocate tutte con il dente avvelenato e non ci sono partite facili: anche a Castellamare di Stabia il Pescara ha dovuto lottare con molta determinazione per poter uscire vittorio da un incontro che alla vigilia poteva apparire meno duro di quanto in effetti si è rivelato.
Infatti i padroni di casa si erano proposti in maniera più reattiva sulle seconde palle ma il Pescara è stato bravo a non perdere la testa a giocare secondo i suoi schemi sfruttando la velocità di Cuppone autore di un assist decisivo e di un gol determinante.
La coppia Lescano Cuppone pare funzionare a meraviglia e gli aiuti di Desogus in fase realizzativa sono efficaci.
A centro campo Mora detta legge con la sua esperienza e la sua classe mentre deve crescere e migliorare Palmiero troppo preso dal suo narcisismo calcistico.
In difesa bene soprattutto Milani che sa dare profondità al suo gioco inserendosi spesso in fase di attacco.
Plizzari sempre pronto quando è chiamato ad intervenire anche se, con la diga proposta dai quattro difensori è chiamato, almeno fino ad ora, ad un normale lavoro.
In definitiva, con il materiale a disposizione, Colombo sta facendo un buon lavoro. Resta da vedere confermato, dai prossimi incontri, il lavoro fatto dai tecnici preposti alla preparazione atletica. Come dire che, come sempre accade, entro dicembre potremo avere le risposte importanti e capire cosa potrà offrire questo campionato.
Intanto si aspetta il 12 dicembre prossimo quando si terrà un’assemblea straordinaria per modificare l’articolo 27 dello Statuto per arrivare a riforma dei campionati. Ha detto Gravina: quel giorno stabiliremo chi, quando e come avrà voglia di rinnovare il mondo del calcio. L’11 ottobre ci sarà il prossimo consiglio federale in cui verrà convocata l’assemblea: è arrivato il momento di uscire da un arroccamento che non fa bene al nostro mondo. La sostenibilità del calcio italiano è tema non più rinviabile: pensare che le singole licenze nazionali debbano fare da abito su misura alle singole realtà, mi pare fuori luogo, dobbiamo lavorare con una logica di sistema”.
Gravina ha poi spiegato gli obiettivi di questa riforma: “L’obiettivo è mettere in sicurezza il calcio italiano attraverso tre pilatri, ossia solvibilità, stabilità al sistema, contenimento dei costi. Dobbiamo rientrare nei ranghi, non si può spendere quello che non si ha, altrimenti corriamo rischio default in tempi rapidi”.
Una riforma attesa con trepidazione dal presidente del Pescara, molto vicino al presidente Gravina, in quanto con una riforma sostanziale della Serie C il Pescara potrà raggiungere a tavolino quello che pare gli sia difficile raggiungere sul campo.