E per restare in ambito marinaro, aggiungo: “Chi riporta il pesce a casa è pescatore...”

Sette punti in tre partite, di cui due fuori casa, è un buon viatico che sta riaccendendo gli entusiasmi dei tifosi.

Con l’esplosione dei social dobbiamo far conto tutti delle opinioni dei tifosi ma è bene ricordare loro, specie quando nelle loro critiche inseriscono i giornalisti, che ci sono tre modi di vedere una partita: quello del giornalista , appunto, che deve raccontare e commentare i fatti sportivi con obiettività, scienza e coscienza senza farsi prendere da quella che è l’umoralità dei tifosi.

Poi c’è il modo dello sportivo, che analizza non professionalmente i fatti sportivi ma li analizza con obiettività riconoscendo pregi e difetti degli interpreti del fatto sportivo.

Poi c’è il tifoso che fa bene ad esaltarsi per un gol a pochi minuti dal termine, dopo che per quasi novanta minuti la squadra non ha saputo offrire un calcio dignitoso e all’altezza di una compagine che punta alla vittoria finale. Ma questo tifoso farebbe bene a gioire, fare festa, ubriacarsi di gioia ma sena, per questo, offendere coloro che vedono la partita, o per lavoro o per diletto, con la capacità di non farsi condizionale dalla passione che ti acceca e ti fa criticare tutti coloro che hanno visto una partita scialba illuminata solo dal perentorio stacco di testa di Ferraris.

Detto questo analizziamo le parole del mister che ha cominciato la sua disamina parlando della sostituzione, a metà primo tempo, di Tunjov e Squizzato, entrambi richiamati dopo un avvio non brillante: “Credo che la cosa che i ragazzi debbano sapere, anche quelli tolti dopo 22 o 23 minuti, non è l’idea di fargli fare una brutta figura ma che quel tipo di atteggiamento non serve a niente. Sulla catena Staver-Squizzato-Tunjov eravamo in difficoltà, non riuscivamo a recuperare palloni… nella vita non si devono avere rimpianti, io voglio essere utile e non essere lì a fare folklore. Se uno fa le cose giuste, poi, viene premiato così come vengono premiati i nostri tifosi.”  

Anche il mister stava vedendo un brutto Pescara ed è corso abilmente ai ripari inserendo due elementi che dovrebbe essere due colonne portanti nelle prossime giornate: Lonardi e Valzania.

Resta evidente he la campagna acquisti non ha saputo dare il centravanti di ruolo che serviva e servirà al Pescara anche se la bravura di Baldini potrà rimediare con degli schemi che porteranno a fare movimento in area avversaria e segnare anche con i trequartisti, le mezze ali e le “mezze” punte.

Contava vincere e si è vinto. E tanto basta per ora. Il Delfino adesso tornerà in campo lunedì 16 in casa contro la Pianese del pescarese Prosperi. 7 punti in 3 partite sono oro colato e se a gennaio qualcuno riconoscerà il suo errore e penserà anche al Pescara, oltre che alla sua “saccoccia”, la promozione potrebbe essere qualcosa di più reale di un sogno.

Terza Giornata

07 settembre 2024

Rimini-Pescara 0-1

Rimini (4-3-3): Colombi 6, Longobardi 6, Gorelli 6, Lepri 6 (60' Bellodi 6), Semeraro 6 (80 Falbo sv), Megelaitis 6, Langella 6, Garetto 6,5 (80' Piccoli sv), Malagrida 6,5, Cernigoi 6 (60' Parigi), Cioffi 5,5 (67' Dobrev). A disp. Vitali, Sammarini, Brisku, Cinquegrano, Fiorini, De Vitis, Ubaldi, Lombardi, Accursi. All. Buscè 6,5

Pescara (4-3-3): Plizzari 7 (46' Saio 6), Staver 6, Brosco 6, Pellacani 6 Crialese 6, Dagasso 6, Squizzato 5 (24' Lonardi 6), Tunjov 5 (24' Valzania 5,5), Bentivegna 5,5 (75' Meazzi 6,5), Tonin 5,5 (66' Ferraris 6,5), Cangiano 6,5. A disp. Saio, Moruzzi, Giannini, Mulè, De Marco, Saccomanni, Vergani. All. Baldini 6,5

Arbitro: Giorgio Vergaro della sezione di Bari  

Reti: 85' Ferraris (P)

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