Alberto Colombo si dice soddisfatto della prova: “Gara convincente, sapevamo delle difficoltà e l’abbiamo saputa leggere”.

Da parte mia dico che è stata una vittoria che ci voleva, dopo le scoppole col Catanzaro, Francavilla e Taranto, ma che non deve far dimenticare che il Pescara è lontano anni luce dal Catanzaro di oggi e che aspetta con vero interesse il risultato di questa sera tra Foggia e lo stesso Catanzaro.

Al momento il sorriso scaturisce solo dal pareggio del Crotone e dai due punti rosicchiati in classifica ma il secondo posto, pur dando dei vantaggi concreti per i play off, è pur sempre la conferma di essere il primo tra gli sconfitti, vista la dinamica del campionato di Serie C.

Se non ci sarà un tracollo tecnico e di risultati del Catanzaro nel girone di ritorno, la Serie B resterà ancora lontana.

A dirla tutta, la squadra ha fatto ciò che sa fare, senza aperture eccezionali. Ha preso il gol a conferma che la difesa a volte si perde e si ferma a guardare il gioco degli altri; il centrocampo ha una percentuale di passaggi sbagliati che ti fa mettere paura; l’attacco ha perso la vivacità e la concretezza che sapeva dare con la coppia Lescano e Cuppone e ora si ritrova a vivere di exploit, tipo quello di ieri di Jacopo Desogus, e di abulie confusionarie come il gioco di Cuppone di ieri e di altre partite di questo periodo.

Quindi, felici per il risultato, un po’ meno del gioco, e siccome chi porta a casa il pesce è pescatore, diciamo che Colombo è un buon comandante di questo peschereccio, ma deve coordinare meglio il lavoro della ciurma se non vuole ritrovarsi con le reti semivuote.

Colombo ha confermato, in altri momenti, di avere delle capacità di analisi che fanno ben intuire come abbia capito quali sono le lacune del Pescara e saprà consigliare a Delli Carri e al presidente le operazioni da fare.

Se sarà accontentato, i tifosi biancazzurri potranno assistere ad un brillante girone di ritorno, altrimenti si tornerà nella mediocrità tecnica che regalerà delle vittorie esaltanti e delle sconfitte brucianti, con una classifica da terzo quarto posto e con un sogno da riporre nel cassetto considerando che, negli altri due gironi, ci sono al secondo e terzo posto delle squadre di spessore e con le quali non sarà, di certo, una passeggiata.

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