(Nella foto Navarra: occhi chiusi solo nella foto)
Il cambio di proprietà in casa Pescara potrebbe concretizzarsi a breve. L'incontro andato in scena a Ferentino fra l'attuale presidente Sebastiani e l'imprenditore Rosettano Navarra infatti avrebbe dato esito positivo.
"Abbiamo un accordo di massima naturalmente da ratificare. Che tipo di proposta? Navarra entrerebbe nel Club biancazzurro con una quota ancora da stabilire e un’opzione per rilevare la maggioranza del pacchetto entro un periodo di tempo. NON HO CHIESTO SOLDI PER LA QUOTA CHE CEDERÒ, MA RISORSE DA APPORTARE NEL CLUB PER COSTRUIRE UNA BUONA SQUADRA. NÉ ABBIAMO DATO UN VALORE DI MERCATO ALLE STESSE QUOTE.
"Sarei felicissimo se Navarra accettasse questa proposta, prosegue ancora Sebastiani , è una persona perbene e conosce il calcio per le tante esperienze maturate. Gli ho offerto la presidenza, perché è giusto che io faccia non un passo indietro, ma due. Pur restando in società con il mio pacchetto azionario, mi dedicherò al settore giovanile e alle scuole calcio. Non abbiamo parlato di questioni tecniche. A breve mi farà sapere".
Per Navarra, che già 20 anni fa provò ad acquistare il Pescara dall'allora presidente Pietro Scibilia, si tratterebbe dell'ennesima avventura nel mondo del calcio: "Confermo tutto, c’è ampia apertura da parte di Sebastiani. Gli fa onore. Ora bisogna tramutarla in un contratto scritto. Una fase determinante che sarà gestita dai professionisti, speriamo al massimo in 48 ore”.
Nel frattempo Delli Carri fa le sue operazioni; di Tesser non se ne parla dal primo giugno, a sentire il tecnico; intanto i tifosi hanno fatto sentire la loro voce di dissenso e non è solo una voce ma un boato.
Mi sono soffermato a leggere attentamente le parole del mercante pescarese. “Ho offerto la presidenza ad un signore che ne capisce e con il solo venti per cento al momento attuale.”
Quindi Navarra sarebbe il nuovo presidente solo con il venti per cento o lo diventerà solo dopo che avrà acquisito tutto il pacchetto?
Inoltre Sebastiani dice: “Non ho chiesto soldi né abbiamo quantificato il costo delle azioni”.
Come dire che Navarra starebbe acquistando un società di cui, al momento, non conosce il valore reale.
Qualcosa non quadra.
Stiamo parlando di Navarra che non è un angelo caduto dal cielo per risolvere i problemi di Sebastiani. Con la sua esperienza maturata in un mondo di affari cannibalesco, lui compra a scatola chiusa?
E mi chiedo: Quanto pesa la presenza - assenza di Lotito in questa operazione?
Quanto conta la risposta che dovrebbe dare il sindaco Masci sul problema dello stadio nuovo o dell’ammodernamento del vecchio?
Le parole, si sa, hanno un enorme valore, poiché ci mettono in relazione con il mondo, forniscono significato a ciò che viviamo e proviamo.
Le parole, si dice, sono magiche. Basta guardare alla nostra esperienza quotidiana per scoprire che potente effetto di innesco emotivo possano avere. Una sola parola sbagliata ha il potere di farci andare su tutte le furie, e quella giusta di calmarci.
Questo accade perché il linguaggio umano è un potente strumento di comunicazione che va ben oltre la semplice trasmissione di informazioni. Ogni parola che pronunciamo ha il potere di influenzare gli altri e scatenare reazioni profonde nel nostro interlocutore, modellando la nostra percezione del mondo e delle esperienze che viviamo.
Da dove deriva il potere delle parole?
Nel corso del tempo, sviluppiamo un repertorio di parole che diventano simboli delle nostre emozioni, creando un legame indissolubile tra il linguaggio, il nostro mondo interiore, gli altri e la comunità in cui siamo inseriti.
Senza questa connessione profonda tra parole, la nostra esperienza e quella degli altri non sarebbe del resto possibile capirsi e vivere in una società.
È grazie ad essa che le parole e i concetti che abbiamo in comune con le altre persone della nostra comunità di riferimento scatenano reazioni simili e ci permettono non solo di rappresentarci la nostra esperienza di vita, ma anche di capire quella degli altri.
Ciò spiega anche il perché le parole degli altri ci influenzano così tanto.
Dobbiamo essere consapevoli del modo in cui usiamo le parole e del loro impatto sulle nostre emozioni e sulle emozioni degli altri. Attraverso un uso consapevole e responsabile del linguaggio, possiamo promuovere emozioni positive, costruire relazioni solide e creare un mondo in cui le parole siano inneschi di amore, comprensione e crescita, in poche parole, gestire le nostre emozioni.
E a questo punto, concludendo, mi chiedo: Quali valori concreti dare alle parole di oggi del Ferguson collinare? Quanto sta incidendo sulla sua posizione attuale il fatto di vedere confermato che è inviso a gran parte della città? Quanto è importante il fatto che ha parlato di avere un intervento finanziario di Navarra che glielo darebbe senza avere la garanzia di diventare realmente il presidente di una società di cui, appare chiaro, non conosce i veri valori che sono in rosso?
Parole, parole, parole, ma le persone serie, alle stesse, dovrebbero far seguire operazioni concrete.