A fine partita Pesaro Pescara i componenti della panchina biancazzurra sono stati provocati da un tesserato della Vis Pesaro. Un atteggiamento che non è piaciuto a Silvio Baldini come ha spiegato nel dopo partita:
"Non mi interessa. Fa parte del gioco, a me danno fastidio le provocazioni quando la partita è finita. Sono nato delinquente, poi ho deciso di fare la brava persona. Se uno mi rompe il cazzo poi mi trova. Sono una persona generosa, umile, ma non calpestatemi i piedi. Io sono nato in un'osteria con un nonno fascista e uno comunista. In prima elementare, vedevo le persone che si sparavano quando litigavano. Voglio bene a tutti, sono per fare la beneficenza, ma non mi provocate. Non mi fa paura niente, ma non puoi calpestarmi".
Parole chiare dette senza veli di sorta, a chiarire ancora di più un personaggio che ama il calcio, vive di calcio e non solo di risultati, per cui, così come non gli è piaciuta la vittoria sul Rimini, anche se graditissima per la classifica, ha apprezzato, invece, il comportamento della squadra contro la Vis Pesaro, pur nella sconfitta.
Silvio Baldini è nato l’11 settembre, cioè sotto il segno della Vergine.
I tratti principali delle persone nate sotto questo segno sono la razionalità, la permalosità, la metodicità e l'analisi. La loro personalità, spesso, non può prescindere da serietà, rigorosità, organizzazione, ordine, precisione, perfezionismo e attenzione ai dettagli.
Vulnerabili, irascibili, in costante tensione, le persone della Vergine si arrabbiano con estrema facilità, anche per ragioni futili. Se qualcosa esce dal loro controllo o dalla loro logica, i Vergine non riescono minimamente a lasciar correre, a farsi scivolare addosso le situazioni, anche le più insignificanti.
La Vergine è analitica e attenta ai piccoli dettagli, ma il suo bisogno di controllare ogni cosa può trasformarsi in un perfezionismo eccessivo, portando a una critica eccessiva verso se stessa e gli altri. Questa tendenza può impedire di rilassarsi, accettando gli imprevisti.
I nati sotto il segno della Vergine possono esplorare il loro lato sognatore, provando ad allontanarsi dalla loro visione così ipercritica nei confronti della vita. Sognano un mondo magico che li arricchisce e li difende dalla disarmonia circostante.
Appena giunto a Pescara con i giornalisti che lo assillavano di domande, lui ha parlato e molto di magia in generale e di Pescara città magica in particolare.
Di solito i “Vergine” hanno una caratteristica che li porta ad essere precisi, puntigliosi, ordinati e non riescono proprio a sopportare le cose fatte male o a metà, diventando maniacali, esigendo la perfezione, non esiste alternativa per il segno.
La sua energia è prudente, prudentissima, fin troppo.
Non ama avventurarsi in cose o situazioni che non conosce se non ha prima valutato, previsto e misurato i possibili rischi, le conseguenze.
La Vergine è governata da Mercurio, pianeta che calcola e che quantifica, che misura, ma che soprattutto discrimina, giudica, che dà sempre un’importanza e una priorità a ogni cosa. Così niente sarà per caso, tutto verrà preparato e stabilito, ogni cosa avrà un posto e un tempo. Niente sfugge.
Al di fuori dagli orari di lavoro (è una persona che sa dare il massimo quando deve) davvero non ama la fatica.
Guai a chiedergli di fare qualcosa mentre aveva programmato un momento di relax.
Adora tutto ciò che è pulito, disinfettato, tutto ciò che non porta con sé germi o batteri, che non infetta e non sporca. Si, è un segno molto schizzinoso, uno di quelli che non beve dove bevono gli altri e che si lava spesso le mani.
Forse, a volte, anche un po’ troppo.
Una forma di insicurezza.
Il suo amore per la precisione e per l’equilibrio può rendere la Vergine piuttosto permalosa, molto sensibile alle critiche e a ogni commento. E poi arrivano i musi, le cene silenziose, le serate dalle risposte essenziali. E per chi ha invece bisogno di armonia ciò diventa una tortura.
Fondamentalmente, chi nasce sotto questo segno è un timido, uno che fa fatica a esibire i suoi sentimenti, le sue pulsioni.
Per questo difficilmente si lascia andare alle effusioni, agli slanci amorosi o sentimentali, e questo un po’ potrebbe mancare agli altri. Inutile insistere: modi e tempi non si cambiano.
Sotto questo aspetto ho notato che, anche quando la partita si fa incandescente e il Pescara riesce, comunque, a fare gol, lui resta impassibile, non un gesto fuori posto.
Altri allenatori li vedi come fossero stati pizzicati dalla tarantola e lui, invece, resta lì a godersi il momento quasi in solitudine, pure in mezzo alla folla che salta e balla attorno a lui.
Insomma, avrete capito bene che l’allenatore Silvio Baldini mi piace, professionalmente parlando, e mi auguro che nessuno della società gli pesti i piedi.
Perché, ma questa è una mia personale convinzione, se a gennaio qualcuno gli rompe gli equilibri tecnici e tattici, da lui così faticosamente raggiunti, cedendogli qualche giocatore importante, beh non vorrei stare al posto di quel dirigente.