In questi giorni non si fa altro che parlare degli Stati uniti d’America e delle ripercussioni che l’America di oggi potranno esprimere nel resto del mondo e soprattutto negli Stai Uniti d’Europa.
Si parla e si confondono i termini. Infatti, mentre gli Stati Uniti d’America sono una realtà, con un unico apparato legislativo, con una unica lingua, un unico esercito, in Europa non abbiamo nulla di tutto questo se non il tentativo di avere una unica moneta, ma non ci siamo riusciti considerando che alcuni si sono dissociati e continuano ad usare le loro.
Girando, per motivi di lavoro giornalistico, in vari paesi ho riscontrato che le persone sono unite molto più dal sapere usare una lingua comune che non, ad esempio, la stessa religione.
Due persone, della stessa religione ma con lingue diverse, dopo un tentativo di approccio si fanno un cenno di saluto e se ne vanno ognuno per la propria strada.
Due persone con religioni diverse, ma sanno usare la stessa lingua, continuano la frequentazione. Quindi, la lingua unisce, le religioni no!
Le lingue modellano il modo in cui pensiamo e descriviamo il mondo intorno a noi, in termini di colori, quantità, spazio e così via.
La confusione delle lingue a Babele, leggiamo sulla Bibbia, impedì agli uomini di unire i propri sforzi intellettuali e fisici.
Pertanto si potrebbe ben dire che gli Stati Uniti d’America sono tali perché hanno la stessa lingua che li unisce. Come dire che ognuno in casa propria parla la sua lingua d’origine (come fosse un dialetto) ma, rapportandosi con gli altri, userà la lingua comune.
Qualche data, senza la pretesa di fare, in questa sede, una piccola storia dei due Stati Uniti.
L’oppressiva politica fiscale e commerciale della Gran Bretagna negli confronti dei diversi Stati americani, diede origine alla Rivoluzione americana e portò nel 1776 alla dichiarazione di indipendenza delle tredici colonie e alla nascita degli Stati Uniti.
Una grande differenza di struttura sociale e specializzazione economica sussisteva tra le colonie del nord, del centro e quelle del sud.
Così nell'estate 1787 un gruppo di importanti uomini politici di tutto il paese si radunarono a congresso (Convention) a Filadelfia, con una sorta di autoconvocazione, e stesero una costituzione alla quale annessero una dichiarazione dei diritti (Bill of Rights).
La costituzione prevedeva una netta separazione dei poteri, in omaggio al pensiero liberale settecentesco: il potere esecutivo nella persona di un presidente eletto indirettamente dal popolo e a capo di un governo di sua scelta; il potere legislativo affidato a una camera dei rappresentanti dove ogni stato era rappresentato in base alla popolazione e un senato dove invece ogni stato aveva la medesima rappresentanza (due senatori); il potere giudiziario affidato a magistrati in parte eletti dal popolo e in parte di nomina politica e a una Corte suprema incaricata di vagliare la costituzionalità delle leggi.
Nel 1789 venne eletto primo presidente del nuovo stato George Washington, un piantatore della Virginia che aveva comandato l'esercito indipendentista di orientamento conservatore.
Gli Stati che formano appunto gli Stati Uniti d'America sono 50 e sono rappresentati con una stella bianca su sfondo blu sulla bandiera degli USA, mentre le 7 strisce rosse e le 6 bianche rappresentano le originarie 13 colonie che dichiararono la loro indipendenza dal regno inglese.
Oggi gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese United States of America o anche solo United States; in sigla USA o semplicemente America) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale.
La lingua inglese fu introdotta negli Stati Uniti dalla colonizzazione britannica. La prima ondata di coloni di lingua inglese arrivò in Nord America nel diciassettesimo secolo.
I diversi stati parlavano lingue diverse, vista la immigrazione eccessiva si avevano gruppi enormi che parlavano inglese (poi diventato americano), spagnolo, tedesco, italiano e quindi si indisse un referendum per stabilire quale dovesse essere la lingua ufficiale degli USA. Solo per pochi voti fu scelto l’inglese, mentre la seconda lingua più parlata e conosciuta era lo spagnolo.
In Europa, invece, per porre fine ai ricorrenti e sanguinosi conflitti culminati nella Seconda guerra mondiale, i politici europei avviarono il processo di costruzione di quella che oggi conosciamo come Unione europea.
Nata come Comunità economica europea con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, nel corso di un lungo processo di integrazione, con l'adesione di nuovi Stati membri e la firma di numerosi trattati modificativi, tra cui il trattato di Maastricht del 1992, ha assunto la struttura attuale con il trattato di Lisbona noto anche come Trattato di riforma e ufficialmente Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione Europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, è uno dei trattati dell'Unione Europea, firmato il 13 dicembre 2007 ed entrato ufficialmente in vigore il 1º dicembre 2009.
L’Europa resta un termine senza significato.
Legata a doppio filo con l’Alleanza Atlantica, il progetto europeo non si è mai evoluto a soggetto geopolitico.
L'Unione europea, oggi, è un'associazione unica nel suo genere tra 27 paesi europei, i cosiddetti Stati membri o paesi dell'UE, che insieme rappresentano gran parte del continente europeo.
Nei paesi dell'UE vivono circa 447 milioni di persone, ovvero il 6 % circa della popolazione mondiale con leggi proprie, esercito proprio, lingua propria e con difficili rapporti possibili tra i vari cittadini di capirsi e di progettare insieme la crescita dell’Europa.
Il motto dell’Europa è: "Unita nella diversità", ed è stato usato la prima volta nel 2000.
Quanta faciloneria e presunzione in questo motto.