Le differenze di valori dei singoli e delle due squadre tra Pescara e Viterbese avrebbero fatto pensare ad una partita facile per i Biancazzurri e di una sicura vittoria. Invece ci sono voluti 89 minuti per arrivare ad un gol creato e realizzato da Delle Monache che era entrato da pochi istanti per la soddisfazione di una tifoseria che stava temendo di perdere altri due preziosi punti (e siamo oggi a meno cinque rispetto al girone di andata) che avrebbero sicuramente rovinata la cerimonia svolta per ricordare il loro mitico capo Marco Mazza.
La cronaca fa rilevare che il Pescara ha dominato su una volenterosa (e nulla più) Viterbese che ha puntato decisamente sullo zero a zero e stava per riuscirci forte della parate del suo estremo difensore.
Diciamo che il Pescara avrebbe meritato di segnare prima con le occasioni avute da Cuppone, che si è visto respingere di piede un buon colpo di testa, ma per il resto il nostro attaccante è stato il solito: molto movimento, tanti spunti in attacco, e diversi ripiegamenti in difesa ma, stringi stringi, molta confusione e poco costrutto si capisce chiaramente che è una “spalla” e che gli manca l’attore principale con cui dialogare calcisticamente.
Così come anche tutta la squadra ha dominato ma non ha saputo dare la giusta concretezza alla sua manovra facendosi bloccare da una formazione, ripeto, decisa, volenterosa, ma che offre, almeno per ora, poche garanzie ai suoi tifosi per uscire dalla zona play out.
Per come si sono svolte le azioni di gioco, Plizzari ha guardato la partita dei suoi compagni senza essere impegnato. Cancellotti ha giocato con il suo solito impegno ed è apparso “l’attaccante” più incisivo del Pescara con tanti cross per le punte e per una grossa occasione fallita per poco. A centrocampo manca chi fa fare la differenza e chi dà la spinta tecnica necessaria per costruire azioni da finalizzare con gli attaccanti.
Vediamo gli altri: Mora sempre positivo ma non superlativo; Kraja ha avuto due ottime occasioni al 52’ e al 73’; di Cuppone ho già detto; Tupta molto evanescente; Kolaj si dà da fare ma è poco; Desogus non ha avuto spazio sufficiente; Delle Monache il solito estroso e capace di inventarsi l’azione buona e forse avrebbe meritato qualche minuto in più.
Evito di parlare dell’assenza di Lescano perché il mio compito, in questa sede, è di giudicare chi è sceso in campo e le assenze, giustificate e non, fanno parte dei diritti e doveri della società che dovrà dire ai suoi tifosi come spera di vincere i play off contro squadre come il Crotone (per il Girone C, considerando che il Catanzaro, ormai, è irraggiungibile); come il Pordenone, Feralpi Salò, Lecco, Piacenza (Girone A) Reggiana, Cesena, Entella, Ancona (Girone B).
Peccato dover considerare il Pescara fuori dai giochi importanti mentre siamo soltanto a gennaio. Comunque, siccome siamo uomini di fede, speriamo sempre in un miracolo che avvenga nel corso del torneo dedicato ai play off.