Il Pescara, dopo dieci partite, ha segnato la bellezza di diciotto gol, miglior attacco del campionato insieme a Reggiana, Ancona per avere solo 16 punti in classifica contro i 24 della Reggiana e il 19 dell’Ancona.
L’andamento del Pescara in campionato è figlio di un mercato condotto principalmente da Sebastiani che ha operato con l’occhio rivolto al guadagno e non alla costruzione di una rosa equilibrata. Se hai il miglior attacco del campionato e sei nella zona mediocre del torneo vuol dire che i reparti non sono stati costruiti bene. Infatti ai 18 gol fatti fanno riscontro ben 18 reti subite e solo la Carrarese, 18 reti subite, ha fatto peggio tra le prime dieci in classifica. Il fatto è che Sebastiani, e i fatti lo confermano sempre più, è molto attento agli affari e molto meno alla gestione tecnica della società.
Per esempio molte energie, anche mentali, le usa per accaparrarsi l’albergo Ekke, dove vanno in ritiro e non solo i giocatori del Pescara e cerca di farlo con le sue solite “maule” finanziarie attraverso le quali avrebbe voluto prendere l’albergo con la SMS (Sebastiani, Marinelli, Simeone) a meno del prezzo d’asta vincolato ad un milione di euro.
Per farlo ha ripresentato la richiesta con la società Delfino Pescara offrendo 680 mila euro trovando un muro da parte del curatore che non ha accettato di farsi prendere in giro dal solito mercante calcistico.
Tornando al Pescara calcio noto che Auteri continua a prendere per i fondelli i tifosi, basta leggere attentamente le sue dichiarazioni: “Nel primo tempo abbiamo giocato bene, nella ripresa la squadra ha pagato la stanchezza e, obiettivamente, ha creato poco. Non mi aspettavo di essere così indietro in classifica. Il Modena, come la Reggiana qualche settimana fa, è stato più risoluto di noi. Ci siamo allontanati un po’ troppo dalla vetta, ma c’è un campionato da giocare. C’è tempo per rimettere le cose a posto, però abbiamo bisogno di tranquillità”.
Più che di tranquillità il Pescara avrebbe bisogno di vedere disposti i giocatori meglio in campo; di vedere utilizzati i migliori in ogni reparto; di vedere insegnata la fase difensiva; di vedere un centrocampo più idoneo che sapesse sia gestire la fase di possesso che quella di non possesso palla. Insomma sarebbe necessario vedere un Pescara gestito tecnicamente e tatticamente meglio se si vuole tornare in Serie B. Non dimenticate che in ogni girone è promossa direttamente una sola squadra mentre dalla seconda alla decima posizione dovranno giocarsi un solo posto 27 squadre... altro che roulette russa.
In altre situazioni il signor Auteri avrebbe già avuto la tirata d’orecchi da parte del presidente ma, siccome, ha dimostrato e conferma ogni giorno di esse un aziendalista piegato alle esigenze di Sebastiani, il DS Matteassi dice: “Auteri rischia? Non scherziamo, adesso dobbiamo restare uniti e lavorare sodo”. Come dire che finora non hanno saputo lavorare bene.